Bari, uccise la figlia di 3 mesi: 32enne condannato all’ergastolo

L’uomo soffocò la bimba nel febbraio del 2016. Condannato in primo grado a 16 anni, la Corte di Assise di Appello di Bari ha ora deciso la condanna all’ergastolo.

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A carico di Giuseppe Difonzo, 32enne di Bari, pendeva già una condanna a 3 anni per abusi su un’adolescente, figlia di amici di famiglia.

L’omicidio della figlia

Era il 13 febbraio 2016, quando Giuseppe Difonzo, 32enne di Bari, soffocò la figlia di appena 3 mesi, Emanuela.

Come riferisce anche Giustizianews, il papà della piccola l’avrebbe uccisa, mentre lei era ricoverata all’ospedale di Bari. Emanuela era nata nell’ottobre del 2015 ed era stata ricoverata nel nosocomio pugliese per via di alcune crisi respiratorie.

Crisi che, secondo la Procura, il padre stesso le aveva provocato.
Prima dell’omicidio, il 32enne aveva già tentato di uccidere la neonata in altre due occasioni, mentre la piccola era in casa con lui. Tentativi falliti, fino alla drammatica notte tra il 12 ed il 13 febbraio, quando l’uomo riuscì nel suo piano criminale.

La condanna all’ergastolo

L’omicida sarebbe affetto dalla sindrome di Munchausen per procura’, un particolare disturbo mentale, conosciuto anche come sindrome di Polle, che colpisce genitori o tutori e li spinge ad arrecare un danno fisico ai figli, per farli credere malati ed attirare l’attenzione su di sé.

Difonzo, che è detenuto per il delitto della neonata dal novembre del 2016, era già in carcere, all’epoca della prima condanna, per abusi su una minorenne, figlia di amici di famiglia. Per quel reato era stato condannato a 3 anni di carcere.

La Corte di Assise di Appello di Bari ha ora condannato all’ergastolo il 32enne, che in primo grado si era visto infliggere una pena di 16 anni di carcere.

Secondo i giudici, Difonzo avrebbe ucciso “volontariamente e con premeditazione” la figlia Emanuela di appena 3 mesi.

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