Il sistema sanitario pugliese è al collasso, come lamenta anche il sindaco di Noci, dove si è registrato il decesso.
L’emergenza covid ha infatti ridotto i mezzi di soccorso. La vittima ha atteso l’ambulanza per 50 minuti, che si è rivelata comunque inutile.
Colta da malore, l’ambulanza arriva dopo 50 minuti
Ha accusato un malore, così ha allertato i soccorsi, ma quell’ambulanza che, forse, avrebbe potuto salvarle la vita, è arrivata dopo 50 minuti. Troppo tempo, che per una donna di Noci, in provincia di Bari, si è rivelato fatale.
Ad annunciare la tragedia, uguale a molte altre che si stanno verificando nel nostro Paese, è il sindaco di Noci, Domenico Nisi. Il primo cittadino ha pubblicato un lungo post su facebook, dove ha puntato il dito anche contro i giovani che nel fine settimana hanno affollato le strade della città, senza badare troppo a distanziamenti e dispositivi di protezione.
“Fiumane di ragazzi riempivano le strade assembrati senza la benché minima attenzione. Tante mascherine, tutte sotto il mento”
ha scritto Nisi, che ha invitato i suoi concittadini, soprattutto i più giovani, al rispetto delle regole.
L’allarme dell’ordine dei medici
Intanto, quello che è accaduto nel piccolo comune in provincia di Bari è l’ennesima drammatica conseguenza di un sistema sanitario che sta letteralmente collassando sotto il peso dei continui ricoveri.
“Il Covid sta uccidendo anche il nostro sistema sanitario che non riesce piú a garantire cure necessarie a tutti”
ha tuonato dal suo profilo social il primo cittadino.
Proprio nelle ultime ore è arrivato l’allarme dall’Ordine dei Medici della Puglia, che hanno messo sotto accusa la scelta del lockdown soft toccato alla loro regione. La Puglia è stata infatti dichiarata zona arancione.
Una restrizione lieve che potrebbe avere i suoi primi effetti positivi solo tra tre settimane, quando rischierebbe di essere già troppo tardi.
“All’Immacolata rischiamo di avere 400 morti e la saturazione dei posti letto Covid che la Puglia ha a disposizione”
ha annunciato il presidente dell’Ordine, Filippo Anelli.