Bambino di 19 mesi ucciso dal cane di famiglia: condannati il papà e la moglie

Omicidio colposo, è questa la motivazione della condanna per la morte di un bambino di 19 mesi ucciso dal cane di famiglia.

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Per quel drammatico evento sono stati condannati il padre del piccolo e sua moglie, che non è la madre del piccolo.

La morte del bimbo

Era il 19 ottobre del 2016 quando un bambino di 19 mesi fu azzannato ed ucciso dal cane di famiglia. L’animale, di razza corso, era legato ad un albero, mentre il papà del piccolo e la moglie di lui erano impegnati in un trasloco.

Come riferisce anche Fanpage, quel drammatico pomeriggio il bimbo era riuscito ad allontanarsi fino al giardino dei nonni avvicinandosi al cane, una femmina di nome Giulia, legata nel piazzale davanti all’abitazione.

L’animale lo azzannò, lasciandolo in una pozza di sangue. Nonostante l’allarme immediato, per il piccolo non ci fu nulla da fare.

“Il Cane non è mai stato aggressivo”

avevano raccontato i familiari del piccolo.

La condanna

Un anno di reclusione con l’accusa di omicidio colposo. È la sentenza di condanna emessa dal Gup del tribunale di Pescara nei confronti del papà del bimbo ucciso dal cane di famiglia.

Insieme all’uomo è stata condannata a sei mesi di reclusione per lo stesso reato anche sua moglie, che però non è la madre del bimbo.

Secondo il giudice, infatti, il papà del piccolo e la donna sarebbero responsabili di quanto accaduto al bambino. I due non avrebbero badato a lui, distraendosi in quei minuti fatali in cui il cane lo ha aggredito.

Assolta in pieno dalle accuse una terza familiare che era stata rinviata a giudizio.

 

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