Bambino morto a Frosinone, la confessione della madre: “l’ho fatto io, non è stato investito”

Il bimbo era disteso morto sulla strada e si cercava l’auto pirata. Poi l’assurda scoperta: ha fatto questa fine perchè voleva giocare dalla nonna

bimbo di frosinone morto strangolato

Il bambino di due anni morto a Frosinone non è stato investito da un’auto pirata come tutti hanno creduto, sconvolgendo l’opinione pubblica. Ecco la confessione della madre dopo ore di interrogatorio.

Gabriel trovato morto in strada: è stato investito?

Gabriel aveva solo due anni e abitava nel Comune di Piedimonte San Germano vicino Volla.

Un piccolo corpicino trovato riverso per terra con una prima ricostruzione dei fatti, che lo volevano investito da un’auto pirata come definito dalla madre. E’ stato un passante ad aver visto la donna in braccio con un bambino “privo di sensi”, che ha chiamato prontamente i soccorsi.

Immediato l’intervento con i soccorritori del 118 che hanno praticato un massaggio cardiaco e hanno trasportato il piccolo con l’elisoccorso all’ospedale più vicino: purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare.

La sconvolgente confessione della madre di Gabriel

Qualcosa nel racconto della madre di Gabriel ha stonato sin da subito, tanto che i Carabinieri l’hanno interrogata tutta la notte sino alle 4.20.

Donatella Di Bona, 29 anni, ha confessato di aver strangolato il suo bambino di due anni durante una passeggiata nella strada vicino a casa. Perché questo gesto? 

Sembra che il bambino volesse tornare a giocare dalla nonna, ma la Di Bona – in un momento di crisi – lo ha afferrato per il collo sino a soffocarlo  – come riporta anche il Messaggero.

Una confessione che ha lasciato i Carabinieri, con l’indagine seguita dal Colonello Fabio Cagnazzo, senza parole. Questa mattina il PM – Valentina Maisto – ha emesso un fermo per la donna con l’accusa di omicidio aggravato.

In questo momento sta per essere trasportata al Carcere di Rebibbia di Roma in attesa di ulteriori definizioni per il processo e l’accusa.

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