“Vuole portarla in Siria”, figlia rapita per la seconda volta: l’urlo della madre

Si tratta della seconda volta: la bambina rapita dal padre potrebbe essere stata portata in Siria. Ora la mamma denuncia il fatto e chiede aiuto

Bambina rapita
Bambina rapita

La bambina rapita dal padre per la seconda volta, per essere portata in Siria – lontano dall’Italia. Ora la madre lancia l’allarme e chiede aiuto.

Bambina portata via dal padre

Come racconta il Corriere della Sera Milano, era già accaduto il 31 dicembre del 2016 quando il siriano Maher Balle ha preso sua figlia per sparire nel nulla.

L’ha tenuta con sé per tre anni e poi grazie a una operazione di polizia molto complicata, si è riusciti a compiere la liberazione della bambina di 11 anni e riportarla in Italia dalla madre.

Mariana Veintimilla è la donna di 53 anni che era riuscita a sfuggire a quell’uomo violento, ma che non è mai riuscita a tenere lontano dalla figlia.

Ma alle ore 13 di ieri è accaduto di nuovo: Balle si è recato a scuola dove la figlia frequenta il primo anno di medie e il personale dell’Istituto non si è opposto alla richiesta del padre nel voler prelevarla e portarla via.

La testimonianza di una persona riferisce di aver visto l’uomo con due valigie. Ora il cellulare è spento e lui è sparito nel nulla con la figlia.

E’ caccia all’uomo

La caccia all’uomo è partita nuovamente grazie alla denuncia della madre al Tribunale, parlando direttamente con il titolare del fascicolo – Pm Barilli – accompagnata dal suo avvocato difensore Musicco.

La caccia sarà ancora più difficile della precedente, calcolando che non si sa dove siano e cosa stiano facendo in questo momento. Il dubbio è se l’uomo la stia riportando in Siria o abbia intenzione di nasconderla da qualche parte.

Un elemento importante per gli inquirenti è accertare le responsabilità, anche dell’Istituto. Balle infatti non aveva l’autorizzazione per prelevare la bambina ma è bene controllare se questo divieto sia stato o meno comunicato alla scuola, o sia stato fatto un errore da parte degli insegnanti.

Impostazioni privacy