Aurelio Visalli, le accuse dei familiari: “Mandato allo sbaraglio, senza salvagente”

Il sottufficiale della Guardia Costiera è morto dopo aver salvato due ragazzi dalla furia del mare, a Milazzo.

aurelio visalli rabbia familiari

La rabbia dei familiari di Aurelio Vissalli, che accusano anche i soccorsi di essere partiti in ritardo.

Il soccorso in mare

La tragedia è avvenuta a Milazzo lo scorso sabato pomeriggio. Aurelio Visalli, sottufficiale della Guardia Costiera, è morto dopo aver salvato due adolescenti che rischiavano di annegare.

I due giovanissimi si sono tuffati in mare, nonostante le onde altissime. Alcuni passanti hanno notato la loro difficoltà ed hanno lanciato l’allarme. Il mare in tempesta ha impedito un intervento della Guardia Costiera, così tre ufficiali della Guardia Costiera, tra cui Aurelio Visalli, sono intervenuti via terra.

I due giovani sono stati messi in salvo, ma un’onda ha travolto il sottufficiale, che in un attimo è stato risucchiato dall’acqua.

Il suo corpo è stato ritrovato all’alba di domenica mattina, nella scogliera della baia del Tono.

La rabbia e le accuse dei familiari

“Sono stati mandati allo sbaraglio, non avevano nemmeno i salvagente. Ci sono responsabilità molto gravi per quello che è accaduto”

è la pesante accusa lanciata da Antonio Crea, comandante dei vigili urbani di Venetico e cognato della vittima.

Secondo i familiari del sottufficiale, infatti, la morte del loro congiunto non è da addebitare ad una tragica fatalità, ma ad una responsabilità ben precisa.

Come riporta anche Fanpage, il giorno dopo il ritrovamento del corpo senza vita di Visalli, è esplosa la rabbia dei familiari del giovane sottufficiale.

“È morto per l’incompetenza di chi l’ha mandato a salvare due ragazzi senza un giubbotto, senza funi, senza mezzi”

ha raccontato la moglie del militare.

I familiari hanno denunciato anche un evidente ritardo nei soccorsi.

L’elicottero che ha perlustrato lo specchio di mare in cui è avvenuta la tragedia, ha sorvolato la zona soltanto verso le 19, vale a dire ben 6 ore dopo il salvataggio dei due ragazzi.

La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha aperto un’inchiesta per capire come sia stato organizzato l’intervento di salvataggio, costato la vita al giovane militare.

 

 

Impostazioni privacy