Attacco a Londra, chi era la seconda vittima: Il terrorista conosceva i due ragazzi uccisi?

Londra: dopo l’attentato terroristico di venerdì 29 novembre si ipotizza che l’attentatore potesse conoscere le sue vittime.

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La seconda vittima dei fatti di Londra è una ragazza 23 enne, ex studentessa di Cambridge

Londra: Saskia Jones è la seconda vittima dell’attentato di venerdì

Aveva soltanto 23 anni la seconda persona morta per mano dell’attentatore, a Londra, lo scorso venerdì. Il suo nome era Saskia Jones e aveva studiato a Cambridge. Insieme alla prima vittima, il venticinquenne Jack Marritt, aveva preso parte alla conferenza dell’ateneo sulla riabilitazione dei detenuti. La loro morte è avvenuta per mano proprio dell’ex detenuto, Usman Khan, che era stato invitato a partecipare alla conferenza. La sua ira si è liberata prima in sala e poi all’esterno, dove ha colpito i due giovani che sono deceduti.

I genitori della ragazza la ricordano con affetto attraverso uno struggente messaggio:

“Era divertente, gentile ed era al centro delle vite di tante persone con un’influenza positiva; aveva un senso del divertimento meraviglioso e birichino ed era generosa al punto da voler vedere sempre il meglio in tutte le persone. Voleva vivere una vita piena e aveva sete di conoscenza, animata dalla grande passione di dare sostegno alle vittime dell’ingiustizia penale”.

La ragazza aveva scelto di specializzarsi proprio nel sostegno alle vittime. Nel frattempo, la famiglia chiede rispetto e privacy.

Usman Khan conosceva le sue vittime?

Oggi, si fa strada tra chi sta indagando, l’ipotesi che Khan potesse conoscere le sue vittime. Jack Merritt coordinava il corso a cui il killer aveva partecipato mentre Saskia Jones, era una volontaria del programma per detenuti chiamato “Learning Togheter”.

Come si legge su TgCom24, l’ipotesi di Scotland Yard è che entrambe le vittime siano state colpite all’interno della Fishmongers Hall, il luogo dove si teneva la conferenza. Le altre persone ferite sul London Bridge sono ancora ricoverate.

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