L’Aquila, il sindaco Biondi chiede lo stato d’emergenza per gli incendi

Gli incendi provocati da ignoti si sarebbero propagati nei quartieri dell’Aquila di Consatessa, Pettino e Arischia.

Da 4 giorni degli incendi stanno mettendo a dura prova i vigili del fuoco della capitale abruzzese de L’Aquila. La serie di incendi ha intaccato diverse aree della cittadina, alcune persino molto popolate.

A spiegare meglio la difficile situazione ci ha pensato il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi.

“I roghi hanno interessato circa 700 ettari delle zone boschive che si trovano sopra i quartieri di Cansatessa e Pettino, densamente abitate, con un numero di residenti superiori a 10mila, e dell’abitato di Arischia, dove vivono 1.800 persone. Inoltre i danni rilevanti del patrimonio boschivo ricadono parzialmente all’interno del perimetro del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga”.

Il Sindaco dichiara lo stato d’emergenza

Una situazione a dir poco complicata che ha messo alle strette l’amministrazione cittadina, costretta a dichiarare lo stato d’emergenza. Come recita lo stesso documento inoltrato alla Regione Abruzzo, l’estensione dei roghi, oltre ai danni riportati necessitano di un intervento. Il capoluogo nello specifico ha chiesto protezione per i propri cittadini.

Nonostante le forze messe in campo, si teme la necessità di evacuare

Nonostante questo però, il Sindaco avrebbe già predisposto all’evacuazione le popolazioni più a rischio di essere colpite. Inoltre sul campo, a scongiurare il propagarsi del fuoco, sono stati schierati 8 mezzi aerei, 6 canadair e decine di uomini che andranno a rinfoltire i volontari della Protezione Civile e gli Alpini del IX Reggimento.

A rendere sicuramente più difficile le operazioni di messa in sicurezza il forte vento, in grado di spostare la posizione dei focolai ed il caldo di questi giorni.

Inoltre, sarebbe stata rilevata benzene nell’aria, motivo che ha spinto la Procura dell’Aquila ad aprire un fascicolo contro ignoti.

Impostazioni privacy