Family Act: via libera all’assegno mensile familiare e agli incentivi per le donne

Approvato il Family Act dal CdM: il primo piano per le politiche familiari

Tra i punti salienti del ddl sono previsti contributi per le rette degli asili nido fino al 100%, promozione della parità genitoriale e congedi per interloquire con i Docenti.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Family Act, il disegno di legge che prevede incentivi per rafforzare il lavoro delle donne, un assegno unico universale, contributi per gli asili nido.

“Il primo piano integrato per le politiche familiari nel nostro Paese. L’Italia riparte dalle famiglie”,

ha detto il Ministro Elena Bonetti.

Si tratta di un pacchetto di misure a sostegno delle famiglie redatto dalla Ministra alle Pari Opportunità Elena Bonetti.

Tra le misure principali: l’assegno universale per figli, il congedo per i neo papà che sale a dieci giorni, il contributo per le rette di nidi e materne anche al 100%, un’indennità integrativa per le mamme in rientro da congedo e congedi utilizzabili per andare a parlare con i Docenti.

“Un sogno grande iniziato alla Leopolda.

Il primo piano integrato per le politiche familiari nel nostro paese. L’Italia riparte dalle famiglie”,

ha detto dopo l’approvazione del disegno di legge la ministra Bonetti.

Family Act: Assegno unico per i figli

Per quanto concerne l’assegno unico per i figli verrà dato a tutti i nuclei familiari con figlie e figli a carico:

  • viene erogato mensilmente con denaro o col riconoscimento di un credito fiscale;
  • ha un importo minimo per tutti i nuclei familiari con uno o più figlie o figli, cui viene aggiunta una quota variabile determinata per scaglioni dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE);
  • è attribuito per ciascun figlio fino ai diciotto anni di età;
  • l’assegno non concorre a formare il reddito complessivo;
  • in caso di figlio successivo al secondo, l’importo dell’assegno universale è maggiorato del 20%;
  • l’assegno universale è riconosciuto a decorrere dal settimo mese di gravidanza;
  • nell’erogazione si tiene conto dell’età dei figli a carico;
  • l’assegno non rileva per il calcolo del reddito ai fini del riconoscimento delle prestazioni di welfare;
  • l’assegno è incrementato per ciascun figlio con disabilità.

Per varare l’assegno universale Governo e Parlamento abrogheranno tutte le attuali prestazioni per la famiglia.

C’è il rischio che le famiglie con reddito medio basso prendano meno.

Family Act: aiuti per le mamme e interventi di sostegno a coperture delle rette asili nidi

Per le mamme più svantaggiate, che devono lasciare il posto di lavoro, il Family Act introduce

“un’indennità integrativa della retribuzione per le madri lavoratrici erogata dall’Inps, per il periodo in cui rientrano al lavoro dopo il congedo obbligatorio”.

Il Family Act prevede un contributo a copertura delle rette di asili nido e scuole materne fino al 100%.

La principale finalità è sostenere le famiglie con interventi di sostegno con contributi che possono coprire anche l’intero ammontare delle rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati, asili nido familiari, micronidi, sezioni primavera e scuole dell’infanzia.

Family Act: Congedi parentali

Il Family Act prevede un periodo di almeno 10 giorni di durata del congedo di paternità obbligatorio nei primi mesi di nascita del figlio.

Sono previsti un permesso retribuito di almeno 5 ore nell’arco di un anno scolastico per i colloqui con i Docenti.

In sede di attuazione, verranno previste misure specifiche per un’estensione della disciplina sui congedi parentali anche ai lavoratori autonomi, tenendo conto della specificità delle singole professioni.

Family Act: educazione e formazione dei figli

Il Governo dovrà prevedere detrazioni fiscali delle spese sostenute per acquistare libri universitari per ciascun figlio maggiorenne a carico, qualora non goda di altre forme di sostegno per l’acquisto dei testi universitari.

Saranno previste detrazioni fiscali delle spese relative al contratto di affitto di abitazioni per i figli maggiorenni iscritti ad un corso universitario, oltre alle agevolazioni fiscali per l’affitto della prima casa per le giovani coppie.

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