Roma, anziana malata di Alzheimer torturata e uccisa dalla badante: la donna rischia l’ergastolo

La vittima delle violenze, documentate dalle telecamere installate nella camera da letto, è Maria Luisa Lombardi.

anziana torturata uccisa dalla badante

La badante dovrà ora rispondere di omicidio volontario.

Anziana torturata e uccisa

Una vicenda terribile quella che arriva da Roma, Casal Palocco per l’esattezza.

Come racconta Il Messaggero, un’anziana donna, malata di Alzheimer, è stata torturata ed uccisa dalla sua badante, uno 50enne di origine kazaka.

La badante avrebbe trascinato la donna giù dal letto afferrandola per i piedi. Dopodiché l’avrebbe colpita al volto e al torace con diverse gomitate.

Poi, l’avrebbe presa per la testa e scaraventata a terra. La 50enne avrebbe poi cercato di nascondere le tracce di quanto commesso.

Ha infatti ripulito il volto dell’anziana sporco di sangue, avrebbe cambiato le lenzuola e pulito il pavimento.

Poi, seduta accanto al letto, avrebbe atteso la morte della sua vittima, che è arrivata solo un mese dopo. L’anziana è stata infatti ricoverata in ospedale, dove è deceduta dopo una lunga agonia.

Badante incastrata dalle telecamere di sorveglianza

La badante dell’anziana è stata incastrata dalle telecamere di sorveglianza, installate nella camera da letto della vittima.

La badante aveva raccontato di una caduta accidentale della signora, ma il genero di Maria Luisa non si era fidato delle sue parole ed aveva analizzato le immagini.

Sequenze inequivocabili sono finite così in mano al Pm Daniela Cento. Nei video ripresi dalle telecamere di sorveglianza, l’anziana donna viene malmenata e strattonata, poi buttata a terra.

Quando la badante aveva raccontato di una caduta accidentale, le forze dell’ordine non le avevano creduto, perché le ferite rinvenute sul corpo di Maria Luisa erano compatibili con delle percosse, più che con quelle di una caduta.

Inizialmente accusata di maltrattamenti aggravati verso familiari, la badante dovrà ora rispondere di omicidio. La donna rischia l’ergastolo.

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