Amanda Knox, l’Italia obbligata a risarcirla: “Danni morali e violazioni”

L’Italia è stata chiamata a risarcire Amanda Knox per violazioni e danni morali sulla donna, durante il processo e la detenzione per l’omicidio di Meredith Kercher

Amanda Knox
Amanda Knox

Si ritorna a parlare di Amanda Knox ma non per le parole di Raffaele Sollecito ma bensì per il risarcimento richiesto e ottenuto dall’Italia. Che cosa significa?

L’accusa dei Amanda contro l’Italia

Si ritorna indietro nel tempo, quando Amanda era a Perugia ed era stata accusata – insieme a Raffaele Sollecito – per l’omicidio di Meredith Kercher.

I legali della ragazza americana avevano chiesto a suo tempo circa mezzo milione di euro come risarcimento, per maltrattamenti e violazioni dei diritti.

La Corte aveva ritenuto che tutto questo non sussistesse, non avendo prove di quanto da lei subito durante gli interrogatori. Fu il suo avvocato difensore ad evidenziare la violazione dei diritti visto la donna non fu mai avvertita di essere stata indagata – lasciata da sola senza avvocato e tanto meno interprete:

“tutto questo durante interrogatori di una durata di 54 ore a novembre 2007”

Un interrogatorio iniziato come testimone e poi sfociato in indagine, dove lei e Sollecito divennero i protagonisti assoluti:

“non fu avvisata e le avessero fornito un difensore e un interprete sarebbe andato tutto diversamente”

La decisione della Corte di Strasburgo

La Corte di Strasburgo ha deciso che l’Italia dovrà risarcire la donna con 10.400 Euro e spese legali.

La decisione è emersa rigettando completamente la decisione del governo, che ha richiesto di essere valutato come nuovo sul caso.

Amanda ha chiuso anche questo capitolo con l’Italia, che ultimamente l’ha voluta come ospite per raccontare la sua vicenda e di come l’abbia vissuta.

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