Aggressione ai vigili del fuoco la notte di capodanno: blitz nel fortino di via Gola a Milano

Perquisizioni nel fortino di via Gola a Milano, dopo la pesante aggressione ai vigili del fuoco avvenuta la notte di capodanno

aggressione ai vigili del fuoco

Perquisizioni in via Gola a Milano dopo l’aggressione ai vigili del Fuoco:

Aggressione ai Vigili del Fuoco

Pesante aggressione ai vigili del Fuoco la notte di capodanno, quando un gruppo di ragazzi colpì con bottiglie di vetro i pompieri, per impedirgli di spegnere un incendio scoppiato tra i rifiuti.

I vigili erano infatti intervenuti per domare le fiamme di un falò appiccato in via Gola, nei pressi di un quartiere di case popolari. Solo l’arrivo di una seconda autopompa e di svariate volanti della polizia riuscì a riportare la situazione alla normalità, consentendo ai pompieri di terminare il lavoro.

Diversi video che riprendevano il falò acceso tra i rifiuti vennero postati su Instagram nei giorni successivi all’aggressione ai vigili del fuoco. Nelle riprese si sentivano cori inneggianti ad un collettivo di musica trap di Via Gela, i Gola’s Locos.

Perquisizioni in via Gela

Sono partite questa mattina all’alba le perquisizioni in via Gola e Via Pichi. Come evidenzia anche La Repubblica, sono almeno sette gli appartamenti perquisiti nel popolosissimo quartiere popolare di Milano, uno tra i più difficili della città.

Durante il blitz delle forze dell’ordine sono stati sequestrati una pistola giocattolo, degli smartphone rubati e dei video. Nelle immagini sono ben visibili i momenti di preparazione ed accensione del falò di Capodanno.

La polizia ha fermato due persone, per interrogarle sull’aggressione. Le perquisizioni in via Gola sono partite all’alba di questa mattina.

Le indagini hanno appurato come le persone coinvolte nel blitz abbiano:

“Ostacolato i vigili del fuoco nell’operazione di spegnimento del fuoco, appiccato da loro stessi per festeggiare il Capodanno”.

Le accuse, almeno per adesso, dovrebbero riferirsi soltanto ad episodi di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e porto di armi improprie.

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