Aggressione con l’acido: Tiziana Masia sceglie il rito abbreviato

La 43enne sarda, accusata di un’aggressione con l’acido nei confronti di Daniele Polacci, ha scelto il rito abbreviato.

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Tiziana Masia è imputata per lesioni aggravate e stalking. L’aggressione con l’acido avvenne nel gennaio del 2020 in piazza Gaulenti a Milano.

L’incontro con la vittima

Aveva conosciuto Daniele Polacci, barista 28enne, su un sito di incontri, e si erano visti un paio di volte. Lei, 43enne originaria della Sardegna e residente nella zona di Vercelli, ma senza fissa dimora.

Dopo pochi incontri con Tamara Masia, il 28enne aveva notato un atteggiamento ossessivo della donna, così aveva deciso di interrompere la relazione. La 43enne, però, non si era rassegnata ed aveva iniziato a tempestarlo di messaggi e telefonate.

Qualche sera prima dell’aggressione con l’acido, la Masia era stata notata davanti all’appartamento di Polacci. I vicini di casa avevano anche allertato i Carabinieri. Un paio di volte si era presentata nel bar dove lavorava il ragazzo.

Il 4 gennaio Tiziana Masia mise in atto il suo piano: occhiali da sole e cappuccio in testa, aspettò il 28enne sulle scale mobili di piazza Gae Aulenti a Milano.

Gli spruzzò uno spray al peperoncino sugli occhi, poi gli gettò l’acido sul viso.

La mattina seguente all’aggressione, Tamara Masia venne rintracciata nel capoluogo ligure e arrestata.

Dalle indagini emerse che la 43enne aveva alle spalle ben 4 denunce per stalking. La donna era solita conoscere uomini sui social, con cui intraprendeva una relazione.

Chiesto il rito abbreviato

Come riferisce anche l’Unione Sarda, Tamara Masia, accusata di lesioni personali aggravate per l’aggressione con l’acido, ha chiesto di essere processata con il rito abbreviato.

La donna è accusata anche di atti persecutori nei confronti del 28enne, che dopo pochi incontri aveva deciso di troncare la relazione, notando in lei un atteggiamento ossessivo.

 

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