Aeroporto di Fiumicino, uomo in partenza con il test negativo falso

Cresce il numero dei furbetti del test. Al Terminal 3 dell’aeroporto Leonardo da Vinci, un uomo attendeva la consueta verifica dei documenti propedeutici alla partenza. Ma era visibilmente agitato. Così i controllori si sono insospettiti e l’hanno smascherato.

Aeroporto di Fiumicino, scovato viaggiatore con il test negativo al covid-19 falso
Check-in

Una telefonata al centro di analisi, dove il referto è stato rilasciato, ha chiarito il motivo di tanto nervosismo. Il test negativo sul covid-19 presentato era di qualcun altro.

Negativo, ma il test non è suo

Le notizie degli ultimi giorni su come, proprio negli aeroporti romani, le dichiarazioni mendaci di viaggiatori truffaldini siano state smascherate, non hanno distolto il protagonista del nuovo fatto di cronaca (in tema di partenze fraudolente) dal suo piano: prendere l’areo avvalendosi di un referto al covid-19 non suo.

Il viaggiatore, un 31enne francese, ha mostrato il certificato.

L’ispezione non è mancata. Ne è risultato che il codice identificativo a contrassegno del documento, non corrispondeva al nome dell’uomo che lo ha presentato.

Il successivo prelievo, negativo, ha consentito all’uomo di imbarcarsi. Ma a suo carico c’è una denuncia per falsità materiale.

I furbetti del test

Ma, come accennato, il 30enne francese non è l’unico a ricorrere all’infido trucchetto. Prima di lui la polizia ne ha fermati almeno 20, come riportato dal Messaggero.

Un evento recente avveniva lo scorso venerdì 19 marzo all’aeroporto di Ciampino.

Allora una comitiva di 6 studenti spagnoli, in Erasmus in Italia, decideva di concedersi una vacanza a Bucarest.

Si presentava così al check-in con i referenti indispensabili per l’imbarco, tutti negativi ma contraffatti.

Sottoposti al tampone, quello vero, due di loro sono risultati positivi.

Così la meticolosità della polizia di frontiera ha impedito che i ragazzi divenissero gli untori di decine di viaggiatori racchiusi nell’abitacolo aereo per due ore.

Per l’allegra e sconsiderata combriccola non c’è stata partenza, bensì sei denunce per falsa attestazione.

La testata Leggo riporta che la posizione dei giovani potrebbe aggravarsi; infatti è al vaglio della magistratura l‘ipotesi di epidemia colposa.

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