Abusi, boy scout Usa dichiarano il fallimento: troppe cause di risarcimento

I boy scout americani dichiarano la bancarotta: troppe le richieste di risarcimento fatte dagli ex membri per abusi su minori.

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L’organizzazione americana dei boy scout dichiara il fallimento per abusi sui minori.

Il fallimento dei boy scout americani

Sono così tante le cause di risarcimento per abusi sui minori, che i boy scout Usa hanno dichiarato la bancarotta.

Come riporta anceh Skytg24, l’organizzazione conta oltre 2 miliardi di membri di età compresa tra i 5 ed i 21 anni. I boy scout hanno scelto di presentare istanza di fallimento, per tutelarsi e poter proseguire la loro attività.

Le accuse sono di aver coperto migliaia di abusi ai danni di giovanissimi e, soprattutto, di non aver allontanato dall’associazione i membri macchiatisi di tale colpa.

La dichiarazione di fallimento aiuterà a risarcire le vittime di abusi, creando un fondo economico per sostenerle.

Calo di adesioni

Un colpo ben assestato ad un gruppo che sta già patendo il calo di adesioni, nonostante la recente apertura agli omosessuali e alle donne.

La più importante fonte di sostengno ai boy scout ha tagliato i finanziamenti al gruppo, proprio dopo l’ingresso dei transgender tra le fila dell’organizzazione.

Attualmente, sono almeno 300 le cause legali presentate contro volontari e dipendenti dell’associazione nata nel 1910.

“I boy scout americani si preoccupano di tutte le vittime di abusi e si scusano con coloro che sono stati danneggiati.”

A dichiararlo Roger Mosby, amministratore delegato dell’associazione.

Sarebbero oltre 12mila i membri del gruppi che hanno subito abusi dal 1944 ad oggi. L’avvocato Anderson ha dichiarato che tra dipendenti e volontari dei Boy scout, 7.800 si sono macchiati di questo crimine.

Ci sarebbe anche un file, in cui sono segnalati tutti i membri dei boy scout accusati di pedofilia. Il documento è venuto alla luce per la prima volta nel 2012, proprio durante un caso giudiziario.

 

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