48enne morta dopo varie chiamate al 118, l’ospedale si difende: “Arresto cardiaco”

Il caso di Giulia, 48enne morta dopo aver chiamato il 118 solleva numerose polemiche da parte dei familiari, l’ospedale di Bari rende nota la sua versione.

Policlinico Bari
Policlinico di Bari

L’accusa dei familiari di Giulia Mininni, la 48enne morta a Bari dopo aver chiamato il 118 per essere soccorsa è che la donna non avrebbe avuto le cure dovute. Arriva la replica del Policlinico secondo cui la donna sarebbe giunta in arresto cardiaco. Ecco cosa è accaduto.

La morte di Giulia

La vicenda che arriva da Bari ha dell’assurdo sia per la dinamica sia perché riguarda una donna di appena 48 anni che ha perso la vita in una situazione che appare ancora controversa.

Secondo quanto riferito dai familiari la sera dell’8 febbraio Giulia avrebbe chiamato varie volte il 118 ma non avrebbe ricevuto le cure necessarie.

Non sarebbe l’unica occasione perché nei giorni precedenti la donna avrebbe cercato di ricevere cure per un forte mal di gola che non le dava tregua.
La Mininni si sarebbe rivolta sia al proprio medico curante che alla guardia medica ed infine, proprio la sera del decesso al 118 con diverse telefonate.

Le accuse dei familiari e la replica dell’ospedale

I familiari di Giulia ora vogliono risposte per una morte così improvvisa chiedendo se non sarebbe stato possibile fare di più.

Come ha raccontato la cognata infatti la donna avrebbe ricevuto un controllo non accurato al termine del quale le sarebbe stato consigliato solo di fare degli sciacqui con la Coca Cola.

“Vogliamo la verità”

Ha affermato la cognata, accusando il personale medico di presunta malasanità.

Il Policlinico di Bari che ha accolto la donna la sera dell’8 febbraio ha fatto sapere la sua versione.

Giulia, secondo i medici sarebbe arrivata in ospedale in condizioni ormai disperate:

“La paziente è arrivata al pronto soccorso del Policlinico di Bari in condizioni di arresto cardiorespiratorio, con manovre di rianimazione già iniziate dall’equipe del 118”

L’ospedale esclude quindi un procedimento non accurato dal momento che le manovre si sono protratte per molto tempo ma che purtoppo non c’è stato nulla da fare.

Inoltre sempre il Policlinico fa sapere che non risulterebbero altri accessi al pronto soccorso o reparti da parte di Giulia nei giorni precedenti.

 

 

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