Pavia: alunno insultato in chat, reintegrata un’insegnante

Triste episodio a Pavia, dove un bambino è stato insultato in una chat da alcune docenti. Ora una di loro è stata reintegrata.

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Computer – LettoQuotidiano.it

Questi aveva usato pesanti epiteti verso il ragazzo, figlio di una collega, la quale casualmente ha scoperto la chat.

Alunno insultato a Pavia

Gli insegnanti dovrebbero essere, insieme alla famiglia, il porto sicuro di un bambino, tuttavia a volte sono proprio gli adulti a insultare e comportarsi non in maniera appropriata al loro ruolo di educatori.

È la perfetta trama dell’episodio di oggi, che ha visto come vittima un ragazzo, figlio di una maestra elementare, insultato pesantemente da alcune colleghe della madre.

Seppure gli insulti non sono stati fatti in maniera diretta ma su una chat, la conversazione era abbastanza pesante e per tale motivo le insegnanti coinvolte hanno subito dei provvedimenti.

In particolare, una di essa era stata sospesa dal suo ruolo ma ad oggi è stata reintegrata dopo che il suo avvocato aveva dimostrato come lei avesse solo letto i messaggi in questione non scritti di persona.

L’ufficio scolastico territoriale che l’aveva allontanata, l’ha dunque riaccolta nell’istituto elementare di Pavia e ha ritenuto di non dover procedere nei suoi confronti perché di fatto, il pm ha riconosciuto che non ha fatto nulla.

La vicenda

Ma veniamo ai dettagli di questa vicenda che davvero nessun genitore vorrebbe trovarsi a leggere su un giornale di cronaca.

A raccogliere le parole del legale della maestra reintegrata è stato Il Giorno e qui l’avvocato ha spiegato che ci sono 3 docenti coinvolte ma non tutte hanno insultato il minore, infatti la sua cliente è stata scagionata dalle accuse.

A settembre ci sarà l’udienza per questa vicenda avvenuta in realtà a febbraio. In quel periodo, la madre del bambino, che insegna in una scuola elementare di Pavia, aveva letto da un pc scolastico una chat rimasta aperta in cui alcune colleghe deridevano suo figlio in maniera molto pesante.

Bambino in castigo
Bambino in castigo – LettoQuotidiano.it

Così ha denunciato l’accaduto e quindi, le 3 maestre coinvolte sono state sospese in via cautelare.

La contromossa legale di cui abbiamo parlato è quella dell’avvocato di una delle 3 insegnanti, la quale di fatto scagiona la sua assistita.

Ma la denuncia ha portato anche alle indagini verso la stessa madre, dal momento che ha effettuato un accesso abusivo al sistema informatico e ha violato la corrispondenza.

A inizio agosto la Procura di Pavia, che conduce le indagini, ha chiesto l’archiviazione per le docenti sospese, alla quale ovviamente la mamma si è opposta. Ora è appunto arrivato il reintegro di una di queste.

Ma cosa c’era scritto nella chat? Come affermato dalla madre, il bambino veniva definito ‘pirla’, ‘sporco’ e molti altri insulti più pesanti.

Sempre secondo la sua versione, c’erano anche delle foto fra cui una di suo figlio seduto al banco con aria triste, dopo aver ricevuto un castigo.

Ma per accuse così gravi come mai è stata chiesta l’archiviazione? Semplice, si pensa a uno sfogo delle maestre dovuto alla frustrazione, inoltre anche le ipotesi si maltrattamenti e abuso di mezzi di correzione, non sono state prese in considerazione poiché le insegnanti non hanno avuto atteggiamenti ‘afflittivi’ nei confronti del bambino.

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