Gaza, continua il cessate il fuoco: Israele riapre i valichi

Dopo 3 giorni dall’operazione militare contro la Jihad Islamica, una nottata di calma nella fazione di Gaza, dove regge il cessate il fuoco fra Israele e Jihad Islamica mediato dall’Egitto.

Esplosioni in Israele
Esplosioni in Israele – LettoQuotidiano.it

Il ministro della Sicurezza interna Omer Barlev riferisce che tale accordo non prevede la liberazione da parte di Israele di due alti esponenti della fazione.

Continua il cessate il fuoco a Gaza

Sono passati 3 giorni dall’operazione militare condotta contro la Jihad Islamica, dal nome ‘Breaking Dawn’ e secondo la radio militare israeliana, in 72 ore è avvenuto il lancio di più di 1000 razzi.

Continua a reggere il cessate il fuoco che interessa la fazione di Gaza grazie all’accordo mediato dall’Egitto, il quale però non prevede che i 2 alti esponenti della fazione vengano rilasciati, questa la precisazione del ministro della Sicurezza interna del Paese.

“Israele non ha concordato nulla, ha solo risposto in maniera negativa alla richiesta. l’accordo per il cessate il fuoco non prevede la liberazione di khalil al-Awawda e bassam al-saadi”

queste le parole di Barlev alla tv Kan, in riferimento ai due esponenti della Jihad Islamica, rispettivamente un membro e il leader, entrambi in carcere.

Nel frattempo l’operazione militare si è conclusa e la radio ha quantificato quelli che sono stati gli attacchi palestinesi e le operazioni da parte di Israele, in particolare è stato reso noto che da Gaza sono stati sparati circa 1.100 razzi ma solo 900 sono riusciti a entrare nel territorio di Israele, gli altri sono ricaduti nella Striscia.

I valichi riaprono

Tramite un annuncio di qualche ora fa, Israele ha annunciato la riapertura del valico commerciale di Kerem Shalom, che era stato chiuso provocando la cessazione delle attività della centrale elettrica di Gaza.

Anche il valico per i passeggeri di Erez riapre, infatti a partire da oggi possono transitare 14mila manovali di Gaza, impiegati in Israele.

Quest’ultimo valico era stato fortemente danneggiato nella giornata di ieri, a causa dei mortai della Jihad Islamica ma sembra che ad ogni modo sia ancora agibile.

Anche se lo sblocco dei valichi è un passo avanti, vengono mantenute le misure di sicurezza, ad esempio gli agricoltori non possono raggiungere i campi che si trovano nei pressi dei reticolati di confine.

I successi di Iron Dome

L’emittente militare israeliana ha riferito che durante i giorni dell’operazione ‘Breaking Dawn‘, le batterie difensive Iron Dome sono riuscite a intercettare 380 razzi che minacciavano i centri abitati, un grande successo dunque.

Gaza
Gaza – LettoQuotidiano.it

Secondo la radio si tratta di una percentuale di successo che può essere quantificata nel 97%, un valore molto alto e decisamente superiore a quelli rilevati negli ultimi 10 anni nelle operazioni condotte contro Hamas.

Questo parametro è fondamentale per la difesa dei territori di Israele e la motivazione è il costante miglioramento e perfezionamento delle suddette batterie di difesa.

Il sistema di intercettamento utilizzato è di ultima generazione e si sta lavorando a uno ancora migliore, basato sui razzi laser ma sarà operativo non prima di un anno.

Israele ha colpito, in 72 ore di combattimento, 170 obiettivi che si trovavano a Gaza, appartenenti alla Jihad Islamica, fra questi in particolare: un tunnel militare, alcuni magazzini, rampe di lancio, esponenti di spicco dell’organizzazione, varie postazioni.

Infine, 10 lanci di razzi sono stati intercettati in tempo reale mentre erano ancora a terra.

 

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