Alessia Pifferi: il compagno e la famiglia la rinnegano, la sua legale minacciata

Alessia Pifferi, responsabile della morte della figlia Diana, è stata cancellata dalla sua famiglia e anche il compagno non vuole più vederla.

Il funerale di Diana
Il funerale di Diana – LettoQuotidiano.it

La sua legale riferisce di aver ricevuto minacce di morte se aiuterà ancora la donna in questa causa.

Alessia Pifferi: la killer della piccola Diana

Una bambina non voluta fin dall’inizio, una gravidanza arrivata miracolosamente al termine e un parto di fortuna all’interno del bagno di un’abitazione di Bergamo, la stessa in cui Alessia ha passato 6 giorni con il compagno abbandonando la figlia nell’appartamento di Milano dove risiedeva.

Questi i dettagli emersi sulla vita della piccola Diana, una bambina di 18 mesi che ha perso la vita a causa di una madre crudele che voleva ad ogni costo la sua libertà e, vedendo la bambina come il principale ostacolo, la lasciava spesso a casa mentre si allontanava per divertirsi con uomini diversi.

Il padre della bimba non ha un nome e la madre non le dava amore, gli stessi vicini riferiscono di non averla mai vista giocare con la figlia né mostrare amore nei suoi confronti. Diana era abbandonata a sé stessa, infatti all’età di un anno e mezzo non riusciva ancora a camminare da sola e non era autonoma in ciò che una bambina della sue età normalmente dovrebbe essere.

Alessia era egoista e voleva solo divertirsi, questo emerge dalla sconcertante vicenda che ha visto l’abbandono di una bambina a cui è stato lasciato un biberon contenente latte e tranquillanti per non farla lamentare.

Sua madre l’ha lasciata sola in casa per una settimana e al rientro l’ha trovata morta, con i piedini e le manine viola, morta di stenti. Diana si era strappata il pannolino e sono state ritrovate uova di insetti sul suo piccolo corpicino senza vita.

Nessuno sapeva che dentro la casa in via Parea c’era una bambina completamente abbandonata a sé stessa, né la nonna materna che credeva che fosse insieme ad Alessia nella breve vacanza dal compagno a Bergamo, né la sorella, né l’uomo, che credeva che fosse con la zia al mare.

Tutti hanno allontanato Alessia

La vicenda si è conclusa irrimediabilmente in modo tragico e le parole di Alessia fanno venire i brividi, la donna ha infatti confessato che non era la prima volta che lasciava da sola Diana, ma stavolta il periodo è stato più lungo del solito.

Alessia si allontanava spesso nei weekend e non portava mai con sé la bambina, il suo scopo era solo divertirsi e conoscere sempre uomini diversi, la stessa madre di lei conferma che Alessia si frequentava sempre con nuovi partner e le piaceva divertirsi, un po’ meno fare la madre.

Proprio per questo motivo, molti hanno additato la nonna di Diana come irresponsabile poiché se sapeva che la figlia non era del tutto lucida psicologicamente, avrebbe potuto prestare attenzione e interessarsi di più alla nipote, che probabilmente in tal caso sarebbe ancora viva.

Ora la 36enne Alessia Pifferi è completamente sola, rinnegata da tutti. Dal carcere ha chiesto più volte di parlare con il suo compagno, lo stesso con cui ha passato gli ultimi 6 giorni della vita di Diana e l’uomo con cui lei assolutamente voleva ricucire un rapporto che negli ultimi tempi era in crisi.

Alessia ha riferito che questa era la sua priorità, nonostante sapesse che la piccola da sola in casa potesse stare male, infatti anche quando in quel lasso di tempo si è recata a Milano per accompagnare l’uomo ad un colloquio di lavoro, non è andata a controllarla.

Ora l’elettricista di Leffe, non vuole più avere nulla a che fare con lei e ha precisato più volte che in nessun modo è coinvolto nella morte della bambina e non avrebbe avuto problemi ad averla insieme a loro durante quei giorni.

Ancora oggi, la priorità di Alessia resta lui, infatti la donna appare molto più addolorata per la lontananza dall’uomo che per la morte della figlia. Oggi vorrebbe vederlo e parlargli ma lui non risponde alle chiamate fatte attraverso il tramite dei legali, anzi quasi sicuramente ha cambiato numero di telefono.

Dal giorno della morte, si è reso irreperibile e anche la madre di Alessia non vuole più avere nulla a che fare con lei. La 36enne infatti aveva anche chiesto di poter parlare con sua madre ma lei le ha fatto sapere che ormai l’ha cancellata dalla sua vita in seguito a questo orribile gesto.

Dopo aver organizzato i funerali di Diana, per i quali era giunta nel quartiere Ponte Lambro dove è successa la tragedia e dove si trova la casa da cui Alessia è stata portata via in manette, la donna è tornata in Calabria, dove vive da tempo insieme al suo compagno.

Il racconto shock

Nei vari interrogatori la Pifferi ha riferito di non sapere chi fosse il padre di Diana e che nel tempo, la gestione della bambina e la sola presenza della stessa erano diventate per lei insopportabili.

Le mancava la sua libertà, per questo ha preferito stare con il compagno piuttosto che avere come priorità il benessere di Diana, seppure sapeva che in quelle condizioni avrebbe potuto morire di fame e sete, come in effetti è accaduto.

Alessia Pifferi
Alessia Pifferi – LettoQuotidiano.it

La donna ha anche ammesso con una freddezza sconcertante, che non aveva mai voluto quella bambina, era capitata e da quando era nata aveva intralciato la sua vita e lei sentiva molto la mancanza della sua libertà.

Il suo avvocato Solange Marchignoli riferisce di aver ricevuto minacce di morte. In questi giorni aveva presentato riserva di incidente probatorio sull’esame del latte contenuto nel biberon che la donna aveva lasciato alla bambina.

Ora la parola passa ai periti e se dai risultati, previsti per settembre, risulterà che il latte era drogato con le benzodiazepine, la posizione della Pifferi si aggraverà ulteriormente, perché si aggiungerà l’aggravante della premeditazione.

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