Impegno Civico, il partito di Di Maio nel segno del green, di un’ape e di Draghi

Luigi Di Maio, ex capo politico del MoVimento 5 stelle, e ministro degli Esteri dell’ormai decaduto governo di Mario Draghi, presenta il simbolo del suo nuovo partito, Impegno Civico. Un’ape nel logo, tanta politica green e l’agenda dell’ex presidente della Banca centrale europea sono gli ingredienti principali di una portata rivolta ai giovani e all’innovazione. “Non vogliamo parlare agli estremismi – dice Di Maio -, a chi vuole sfasciare tutto”

Di Maio Tabacci
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e Bruno Tabacci, ex governatore della Lombardia, alla presentazione del simbolo del loro nuovo partito, Impegno Civico – lettoquotidiano.it

Anche Davide Crippa e Federico D’Incà, altri due fuoriusciti dal M5s dopo che si è deciso di voltare le spalle all’esecutivo, promuovono un’associazione a sostegno dell’ambientalista, ma “non sarà una lista”, anche perché sono promessi sposi del Partito Democratico.

Impegno Civico, tutti gli ingredienti del nuovo partito di Di Maio con Tabacci

Cosa ci fanno un’ape, Mario Draghi e Heroes di David Bowie insieme? No, non è il solito trabocchetto o una barzelletta da quattro soldi, è una domanda seria, a cui ha risposto Luigi Di Maio nella presentazione a Roma, alle Officine Farneto, del suo nuovissimo partito (con annesso simbolo), Impegno Civico.

Impegno Civico
Il logo di Impegno Civico, il nuovo partito dell’ex capo del MoVimento 5 stelle Luigi Di Maio – lettoquotidiano.it

E partiamo proprio dal logo. L’insetto giallo e nero che svolazza è tutto colorato di rosa e si incastra perfettamente con il blu e l’arancione dello sfondo – su cui campeggia tra l’altro anche il nome del fondatore e capo politico, Di Maio. È una mascotte ma anche un simbolo: di impegno ambientalista e transizione ecologica.

Dentro, d’altronde, c’è anche Federica Gasbarro, la Greta Thumberg de noiartri, a testimoniare che non è solo uno slogan per attirare i voti degli ecologisti. Giovane (è del ’95), impegnata (è intervenuta alla Cop26 e ha militato in Fridays for Future) e influencer (20 mila follower sui social, che non vogliono dire ventimila consensi, ma che sono una base di partenza) è la candidata ideale per parlare agli under 30.

Perché Impegno Civico – chissà se mai verrà abbreviato in IC – è “un partito che guarda all’innovazione, ai giovani, al sociale, e non vuole parlare agli estremismi, a chi vuole sfasciare tutto, a chi fonda la sua politica sul no”, dice l’ex capo politico dei Cinque Stelle alla presentazione, aperta dalla canzone iconica di Bowie. Ecco cosa c’entrano l’ape e il cantante londinese, manca solo l’ex presidente della Banca centrale europea.

Mentre dal suo ex movimento, a cui non hai mai smesso di mandare bordate, hanno voltato le spalle all’esecutivo di cui il banchiere era primus inter pares, decidendo di “buttare giù alla ricerca di nuovo consenso, non certo per l’interesse della nazione”, l’obiettivo di Di Maio è quello di continuare a sposarne l’agenda.

Scriviamo tutti insieme una lettera a Bruxelles a sostegno di Draghi sul tetto del gas”, ha detto ancora durante la presentazione, a cui oggi seguirà un incontro a Palazzo Chigi proprio con il presidente del Consiglio, rivolgendosi in prima persona ai riformisti.

Il ministro degli Esteri ha parlato poi ai sindaci, ai quali ha proposto di lavorare insieme per cancellare le norme che “rendono la vita degli amministratori locali un inferno”, e ha suggerito anche di mettere mano all’abuso di ufficio.

Impegno Civico, chi c’è e chi non c’è nel nuovo partito dell’ex capo politico dei Cinque Stelle

Esclusi, quindi, e a priori, i Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi: chi c’è effettivamente dentro il nuovo progetto di Luigi Di Maio?

Alla presentazione c’erano l’ex senatore dei Cinque Stelle e giornalista, Emilio Carelli, l’ex ministro dello Sport del governo Conte 2, Vincenzo Spadafora e, ovviamente, Bruno Tabacci. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dell’esecutivo Draghi, nato politico nella Democrazia Cristiana, poi passato a +Europa e al centro, è l’alleato numero uno del titolare della Farnesina, quello da cui riceverà il testimone.

Se Di Maio, infatti, può presentarsi alle prossime politiche del 25 settembre è proprio grazie all’ex governatore della Lombardia che ha prestato il simbolo permettendogli di non dover raccogliere le firme (il tempo non sarebbe stato sufficiente per farlo).

Luigi è più giovane dei miei figli – ha spiegato Tabacci motivando la scelta di appoggiare l’ex capo politico del movimento di Beppe Grillo -: questo è un passaggio generazionale, un investimento per il futuro. Azione non deve raccogliere le firme perché ha il simbolo di +Europa, che esiste grazie a me e al Centro democratico. Se può presentarsi alle elezioni è dunque anche merito mio”.

Anche se non presenti all’incontro, dentro Impegno Civico ci saranno anche Lucia Azzolina, ex ministra dell’Istruzione del governo Conte 1 e 2, e Laura Castelli, ora viceministra dell’Economia: entrambe avevano seguito Di Maio nella scissione di giugno dal M5s.

A proposito dei fuoriusciti dal partito dell’Avvocato del popolo: Davide Crippa, ex capogruppo alla Camera dei pentastellati, e Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, hanno aperto un’associazione con gli stessi obiettivi del partito di Di Maio in campo di ecologia, “Ambiente 2050”.

Ma, hanno detto loro, “non sarà una lista, ma un elemento di unione politica, territorio e famiglie in tema di sostenibilità”. Dopo tutto, nell’aria si sente profumo di fiori d’arancio per il probabile (e futuro) matrimonio con il Partito Democratico di Enrico Letta.

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