Donna morta dopo le dimissioni: aperta un’inchiesta

Formia, una donna è morta dopo le dimissioni. Si è recata al pronto soccorso temendo un infarto. Risultata positiva al Covid viene rimandata a casa e muore davanti agli occhi del marito.

Ospedale di Formia
Ingresso ospedale Formia – LettoQuotidiano.it

Una vicenda tragica che ora è al vaglio degli inquirenti. Una donna di 68 anni si è recata al PS di Formia tenendo di avere un infarto. La paura è nata da forti dolori al petto e al braccio sinistro. Rimandata a casa con la diagnosi di Covid è morta poco dopo nella sua abitazione. La famiglia chiede di fare luce sull’accaduto.

Formia, donna morta dopo le dimissioni

I fatti risalgono alla metà di Luglio e ora la famiglia ha chiesto di fare luce ufficialmente sulla tragedia che li ha colpiti.

Una donna di 68 anni ha avvertito forti dolori al petto e al braccio sinistro e così si è recata all’ospedale di Formia. La sua paura, dato i sintomi, era di aver un infarto in atto.

Dopo averla visitata è risultata positiva al Covid. I medici hanno così sentenziato che i dolori che provava erano correlati al virus appena scoperto. Hanno deciso dopo un’ora e mezza di rimandarla a casa.

La donna, ricevute la dimissioni, ha così fatto ritorno nella sua abitazione con la diagnosi di Covid. Quello che è accaduto dopo sotto gli occhi del marito è qualcosa di impensabile. La donna è morta poco dopo le dimissioni. Un fatto su cui la famiglia vuole vedere chiaro.

Aperta un’inchiesta

Il marito di Lucia Chiarelli, la donna morta dopo le dimissioni, chiede giustizia ma soprattutto verità.

Ha raccontato lui stesso che il primo pensiero dopo l’inizio dei sintomi della moglie è stato l’infarto. Questo perché soffriva di ipertensione. Recatasi all’ospedale i medici le hanno fatto esami ematochimici dai quali non è emerso nulla di preoccupante. Una radiografia al torace e un tampone naso faringeo risultato positivo.

Hanno tratto così la conclusione che si trattasse di malesseri causati dal Covid. Nel referto si legge dolore toracico in paziente positiva al covid. I sanitari le danno la classica cura per il virus ovvero toradol, fluimucil e quarantena domiciliare.

Lucia ed il marito sono rientrati a casa e lui è andato a comprare le medicine. Al ritorno ha dato due gocce alla donne che è crollata immeditamente a terra. Non c’è stato nulla da fare.

Il marito e i familiari si chiedono come sia possibile che Lucia sia morta poco dopo le dimissioni. Soltanto due ore dopo essere stata mandata a casa dai sanitari.

Ospedale Dono Svizzero
Ospedale Dono Svizzero – LettoQuotidiano.it

L’uomo si è affidato allo Studio3A e sabato scorso hanno presentato una denuncia querela ai carabinieri di Cassino. Lo scopo è accertare responsabilità e avere un quadro preciso di questa tremenda vicenda.

 

 

 

 

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