Canone Rai, sanzioni a raffica in tutta Italia: se non ti sbrighi sono oltre 500 euro di multa

Il canone RAI, è uno dei diversi modi per finanziare i media pubblici. Alcuni paesi intorno a noi hanno formule per sostenerli, non solo attraverso le tasse statali, ma anche attraverso le tasse indirette o la pubblicità.

Canone Rai
Canone Rai 500 euro – Lettoquotidiano.it

Questa tassa, un canone mensile fisso ( o annuale), in alcuni luoghi e basato sul numero di dispositivi in altri, viene utilizzata per finanziare i media pubblici in alcuni Paesi europei. In altri ancora non esiste, o la stanno eliminando.

La televisione all’estero

Le imposte consentono ai canali televisivi e radiofonici pubblici non solo di continuare a sopravvivere senza dover basare la loro attività sul business dell’audience, ma servono anche a remunerare adeguatamente i loro lavoratori.

Ma quanto costa la tassa tv all’estero?

In Francia, ogni famiglia prima era obbligata a pagare 139 €uro all’anno per avere un televisore e poter usufruire dei canali pubblici.

Ora se in Italia possono esserci delle dichiarazioni dell’AD di Rai per cui l’importo del canone Rai sarebbe inadeguato al servizio fornito, la Francia va controcorrente e la premier Elisabeth Borne ha già annunciato di voler cancellare la tassa.

Canone RAI, rete di comunicazione
Canone RAI, rete di comunicazione – LettoQuotidiano.it

In Germania ogni famiglia deve pagare 210 €uro l’anno, indipendentemente dal fatto che abbia o meno un televisore. Anche per loro non è possibile evitare questa tassa, se non in condizioni particolari di cecità, esenzione per assistenza sociale o grave disabilità.

Se si cerca di evitarla per un motivo non specificato, gli abitanti dell’abitazione sono passibili di multe e dovranno pagare l’imposta retroattivamente, oltre agli interessi di mora.

Se guardate la TV nel Regno Unito, anche solo leggermente, dovete anche pagare una tassa. Nella pagina dedicata alla tassa, viene chiarito che essa non serve solo a finanziare la BBC, ma che questa licenza è necessaria per qualsiasi programma audiovisivo che si voglia guardare.

Se una famiglia non possiede un televisore ma ha un computer, non è esente dal pagamento dell’imposta. Questo include cellulari, tablet, console per videogiochi.

Chiariscono che se non si guardano i canali televisivi, ma si guardano le piattaforme virtuali per lo streaming di contenuti, si deve pagare. La licenza standard costa 154,50 sterline, circa 180 €euro.

Trasmissione televisiva multimediale
Trasmissione televisiva multimediale – LettoQuotidiano.it

Canone Rai, sanzioni a raffica

Dal 2023 nel nostro Paese il sistema di pagamento del Canone Rai cambierà: secondo quanto richiesto dall’Unione Europea, verrà tolto dalla bolletta dell’energia elettrica.

A breve dovrebbe arrivare il decreto attuativo, per annullare la riforma voluta nel 2017 dal governo Renzi.

Pertanto, anche altrove, quando parliamo di canone RAI, si intende più una tassa che un compenso, indispensabile per il processo di gestione del servizio pubblico.

Tale “tassa televisiva” è di 90 euro annuali che i cittadini sono obbligati a pagare ( tranne alcune eccezioni), in quanto sono dotati anche di un solo apparecchio capace di leggere il segnale di un antenna.

Soggiorno con tv
Soggiorno con tv – LettoQuotidiano.it

Se fino a questo anno il pagamento è avvenuto in 10 rate da 9 euro l’una, mediante l’addebito della bolletta della luce, il prossimo anno si dovrà corrispondere separatamente.

Questo potrebbe indurre più di un utente a non pagare. In questo caso sono previste delle MAXI multe, in quanto si tratterebbe di un‘evasione della tassa.

La sanzione amministrativa cui si va incontro in caso di mancato pagamento, ha un importo che può essere da 2 a 6 volte l’importo annuo, quindi da 180 a 540 euro. A questa cifra si deve aggiungere anche il canone RAI non pagato.

Inoltre se si prosegue nel non corrispondere il pagamento della tassa, dopo i solleciti di rito, si apre una cartella esattoriale, al temine della quale si può andare incontro al pignoramento dei beni.

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