Benno Neumair: “Ha cercato di strangolare un altro detenuto dopo una lite”

In carcere per l’omicidio della madre Laura Perselli e del padre, Peter Neumair, lo scorso anno Benno avrebbe avuto una violenta lite con un altro detenuto, durante la quale avrebbe anche tentato di strangolarlo. 

Benno Neumair
Benno Neumair – LettoQuotidiano.it

Intanto, al culmine dell’udienza nel processo a carico di Benno, arriva il parere della psichiatra padovana Anna Palleschi, perito di parte civile. La professionista ha giudicato l’imputato capace d’intendere e di volere quando si è macchiato del duplice delitto.

L’omicidio di Peter e Laura

Era il pomeriggio del 4 gennaio 2021, quando Benno Neumair, giovane insegnante di Bolzano, uccise i suoi genitori, Peter Neumair e Laura Perselli.

Il primo a morire fu il padre. Al rientro a casa toccò alla madre, che era diventata una testimone scomoda del terribile delitto commesso dal figlio.

La mattina dopo il duplice omicidio, fu l’altra figlia di Peter e Laura, Madè Neumair, ad allertare le forze dell’ordine, denunciando la scomparsa dei genitori.

Qualche giorno dopo arrivò la svolta inaspettata in quello che sembrava un caso di allontanamento volontario: Benno Neumair venne arrestato con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. 

Laura, Peter e Benno Neumair
Laura, Peter e Benno Neumair – LettoQuotidiano.it

Inizialmente il giovane insegnante si dichiarò estraneo ai fatti, ma poi confessò il duplice omicidio, parlando di una violenta lite con il padre.

“AVEVAMO LITIGATO PER I SOLITI MOTIVI DI SOLDI. IO VOLEVO FINIRLA LÌ MA LUI CONTINUAVA E ALLORA HO PRESO UNA CORDA E GLIEL’HO STRETTA AL COLLO. L’HO FATTO PER FARLO STARE ZITTO”

raccontò Benno.

Dopo averli uccisi, il figlio gettò i corpi dei genitori nel fiume Adige. Il 6 febbraio le acque restituirono il corpo di Laura, il 27 aprile emerse quello del marito Peter.

Le nuove accuse per Benno: “Ha tentato di strangolare un detenuto”

Durante l’ultima udienza del processo a carico di Benno Neumair, è emersa una nuova accusa per l’insegnante di Bolzano.

Circa un anno fa, Benno avrebbe tentato di uccidere un detenuto che era in cella con lui, al culmine di una lite.

L’insegnante avrebbe tentato di strangolare il malcapitato, salvato poi dall’intervento delle guardie carcerarie.

Il tutto si sarebbe concluso senza una denuncia ufficiale a carico dell’imputato.

Non solo, durante l’ultima udienza del processo, la psichiatra padovana Anna Palleschi, perito di parte civile, ha definito Benno perfettamente in grado d’intendere e di volere al momento del duplice omicidio.

“Ha un disturbo narcisistico di personalità ma era lucido quando uccise i suoi genitori. E’ rassicurante pensare che chi commette un delitto efferato soffra di disturbi mentali, ma non è così: può uccidere anche chi non ha alcun disturbo”

ha dichiarato la Palleschi, ribaltando completamente i risultati della perizia psichiatrica dei tre periti nominati dal gip.

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