Palermo, muore all’ottavo mese di gravidanza: neanche il piccolo ce l’ha fatta

Il marito della donna l’ha trovata senza vita sul pavimento di casa. Nonostante i soccorsi, per la 39enne non c’è stato nulla da fare. 

donna incinta morta Palermo
Donna incinta morta Palermo – LettoQuotidiano.it

I sanitari del Buccheri La Ferla sono riusciti a far nascere il bambino con un parto cesareo, ma il piccolo è deceduto qualche ora dopo.

Dramma a Palermo: 39enne muore all’ottavo mese di gravidanza

È rientrato a casa dopo il lavoro e ha trovato la moglie senza vita, riversa sul pavimento di casa, nell’abitazione che condividevano in via Antonio Vian a Palermo.

Ha quindi immediatamente lanciato l’allarme e un’ambulanza è giunta sul posto in pochi minuti. I sanitari arrivati dall’ospedale Buccheri la Ferla hanno tentato di tutto per salvare la 39enne di Palermo, incinta all’ottavo mese di gravidanza, ma non c’è stato nulla da fare.

Trasferita d’urgenza in ospedale, i medici hanno fatto nascere il bambino con un parto cesareo, ma dopo qualche ora il neonato è morto.

Sarebbe rimasto troppo tempo senza ossigeno, dopo la morte della mamma, il che ne avrebbe compromesso le funzioni vitali. Sulla vicenda indagano i carabinieri, ma non sembrano esserci dubbi sul fatto che a stroncare la donna sia stato un malore improvviso.

La storia di Ylenia Bardi

Quanto avvenuto a Palermo questo pomeriggio ricorda il dramma di un’altra donna che stava per diventare mamma ed è stata colpita dallo stesso, beffardo destino.

Ylenia Bardi, 34 anni, è deceduta la scorsa settimana per via di un malore improvviso. La donna era all’ottavo mese di gravidanza.

La 34enne di Pignone, provincia di La Spezia, ha raccolto le sue ultime forze per tentare di salvare la vita alla piccola che portava in grembo.

ambulanza
Ambulanza – LettoQuotidiano.it

Così ha afferrato una bombola di ossigeno che aveva in casa e si è attaccata a quell’ultima speranza di vita.

Quando i soccorsi sono arrivati, per Ylenia non c’era più nulla da fare. La sua piccola Greta è venuta alla luce con un parto cesareo all’ospedale San Martino di Genova ed è riuscita a sopravvivere.

Il marito di Ylenia, Simone Pelistri, con un ultimo, estremo atto d’amore, ha deciso di autorizzare l’espianto degli organi.

“NONOSTANTE IL GRANDE DOLORE, LA FAMIGLIA DI YLENIA CON ESTREMA GENEROSITÀ HA SCELTO DI DONARE GLI ORGANI, UN GESTO CHE SPERIAMO POSSA SALVARE ALTRE VITE. A PAPÀ SIMONE, ALLA PICCOLA GRETA E A TUTTA LA COMUNITÀ DI PIGNONE VA L’ABBRACCIO DELLA LIGURIA”

aveva scritto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.

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