Bergamo, massacrato dall’ex fidanzato della figlia: Anselmo Campa ucciso per un’auto

Anselmo Campa, imprenditore 56enne, è stato trovato senza vita il 19 aprile scorso nel suo appartamento a Grumello del Monte, Bergamo. 

Luca El Makkaoui - Anselmo Campa
Luca El Makkaoui – Anselmo Campa – LettoQuotidiano.it

A confessare il delitto, dopo che per giorni aveva finto anche con i familiari della vittima, l’ex fidanzato della figlia maggiore di Campa, Luca El Makkaoui, 22 anni.

L’omicidio di Anselmo Campa

Una lite culminata nel sangue, quella avvenuta lo scorso 19 aprile in un appartamento di Grumello del Monte, provincia di Bergamo.

Il corpo senza vita di Anselmo Campa, 56 anni, imprenditore, era stato ritrovato il giorno seguente, immerso in un lago di sangue.

Le indagini avevano fatto pensare subito a un omicidio in ambito familiare, visto che dall’appartamento non mancavano oggetti di valore e quindi era stata immediatamente scartata l’ipotesi di una rapina finita male.

Dopo giorni di indagini e controlli alle telecamere di sorveglianza della zona, i carabinieri hanno fermato l’ex genero della vittima, Luca El Makkaoui, 22 anni.

Nato a Bergamo, da genitori di origini marocchine, il giovane si è contraddetto più volte, finché non è crollato, confessando di aver ucciso il padre della sua ex fidanzata a martellate.

Makkaoui ha fatto ritrovare l’arma del delitto, che aveva celato in un bosco nei pressi del fiume Oglio.

All’indomani del delitto aveva cercato di allontanare da sé i sospetti, consolando moglie e figlia di Anselmo Campa, per la loro grave perdita.

Luogo del delitto
Luogo del delitto – LettoQuotidiano.it

Il movente

A scatenare la furia omicida del killer sarebbe stata la cessione di un’auto che nel 2017 Campa aveva acquistato per la figlia, all’epoca fidanzata con Makkaoui.

I due si erano accordati però di modo che il giovane versasse una quota mensile all’imprenditore, perché l’auto diventasse sua.

Quando la figlia di Campa e il 22enne si erano lasciati, l’accordo era decaduto. Il giorno del delitto, la vittima aveva appuntamento con un acquirente per vendergli l’auto.

Tra Makkaoui e l’ex suocero sarebbe scoppiata una violenta lite, al culmine della quale il 22enne avrebbe ucciso a martellate l’imprenditore.

Dopodiché avrebbe nascosto l’arma del delitto, si sarebbe cambiato e avrebbe accolto la sua ex all’aeroporto di Bergamo, rientrata da un periodo di lavoro in Egitto.

A convincere il killer a raccontare tutta la verità ai carabinieri, sarebbe stato il fratello maggiore.

“Ha perso la testa e ora è giusto che la giustizia faccia il suo corso”

ha detto il fratello.

Sembra che negli ultimi tempi il 22enne avesse problemi di soldi, qualcuno ha parlato di gioco d’azzardo e debiti da cui non riusciva a risollevarsi.

Tutte testimonianze su cui dovranno fare ora luce le forze dell’ordine, che stanno indagando sull’efferato omicidio.

 

 

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