Omicidio Piera Napoli, la difesa shock della madre del killer: “Lo faceva stare male, era molto dimagrito”

Piera Napoli venne uccisa a coltellate dal marito, Salvatore Baglione, nel febbraio dello scorso anno, mentre i figli della coppia dormivano nella stanza accanto. 

Piera Napoli
Piera Napoli – LettoQuotidiano.it

Quella stessa mattina, Baglione aveva ammesso il delitto, ma al cospetto della Corte d’Assise, un anno dopo l’efferato omicidio, non ha voluto rendere dichiarazioni.

L’omicidio di Piera Napoli

Era il 7 febbraio dello scorso anno quando a Cruillas, in provincia di Palermo, Piera Napoli, 32 anni, venne brutalmente uccisa dal marito, Salvatore Baglione.

L’uomo, 36 anni, l’aveva seguita in bagno e lì l’aveva colpita con decine di coltellate. Piera aveva provato a difendersi con tutte le sue forze.

Poi si era ripulito, aveva portato i 3 figli, mentre ancora dormivano, a casa dei nonni, e si era diretto nella vicina caserma dei carabinieri, confessando il delitto della moglie.

Erano quindi scattati i soccorsi, ma per la giovane donna non c’era ormai più nulla da fare.

Salvatore e Piera vivevano da tempo come separati in casa. Piera Napoli aveva scelto di continuare a vivere sotto lo stesso tetto con il marito, perché non voleva allontanarlo dai figli.

Sembra anche che Piera avesse un nuovo compagno e che il marito lo avesse scoperto, circostanza mai confermata dai familiari della vittima.

Pare che, qualche settimana prima del delitto, Salvatore Baglione avesse anche minacciato il presunto amante della moglie.

A confermarlo era stato lui stesso, quando, interrogato dai carabinieri, aveva confermato le minacce subite dal killer:

“TEMEVA CHE POTESSE FARE QUALCOSA DI PERICOLOSO, A LEI E AI SUOI FIGLI”.

Baglione aveva preteso di controllare il telefono del presunto amante della moglie per verificare la presenza di eventuali messaggi della donna.

omicidio Piera Napoli
omicidio Piera Napoli – LettoQuotidano.it

Delitto premeditato

L’omicidio di Piera Napoli non è stato frutto di un raptus del momento, ma un delitto premeditato già da tempo.

Baglione, di professione macellaio, si era portato un coltello dal lavoro. Proprio con quell’arma, ha ucciso la moglie il 7 febbraio dello scorso anno.

“Il marito riteneva Piera di sua appartenenza”

aveva scritto la giudice per le indagini preliminare nell’ordinanza di custodia cautelare.

Baglione, rinchiuso nel carcere Pagliarelli, aveva invece parlato di un attimo di follia.

“Pare emergere che il comportamento infedele della vittima sia stato percepito dall’indagato come un atto di insubordinazione. La moglie, che non aveva portato ‘rispetto’, era stata punita”

si legge nei faldoni dell’indagine.

Piera si era confidata con qualche amica, aveva raccontato di temere per la sua incolumità, ma le sue richieste di aiuto erano rimaste inascoltate.

La difesa shock della madre del killer

“Piera lo aveva già tradito 9 anni fa. Mio figlio stava male, era dimagrito di 25 chili e piangeva per questo. Quando aveva scoperto il primo tradimento le aveva dato una testata”

ha riferito la madre dell’imputato ai giudici della Corte d’Assise, come riferisce Fanpage.

“Non aveva mai alzato le mani, è successo solo quella volta. Poi lui non mi ha mai detto direttamente di avere il sospetto di un nuovo tradimento. L’ho saputo da voci che giravano in quartiere”

ha proseguito ancora la donna.

La madre di Piera Napoli ha sottolineato il rapporto difficile che la figlia aveva con il marito, che era geloso e possessivo, ma lei aveva comunque deciso di continuare a vivere con lui, per il bene dei figli.

 

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