Omicidio Carol Maltesi, i messaggi del killer che si spacciava per lei: “Sto bene, torno presto col bambino”

Per due mesi Davide Fontana ha finto di essere Carol Maltesi, la 26enne di Raviscanina uccisa e fatta a pezzi.

Carol Maltesi - Davide Fontana
Carol Maltesi – Davide Fontana – LettoQuotidiano.it

Il 43enne, finito in carcere con l’accusa di omicidio, l’avrebbe uccisa durante un gioco erotico, ipotesi al momento ancora tutta da accertare.

L’omicidio di Carol Maltesi e la confessione del killer

Un interrogatorio serrato, durato circa 4 ore, che ha messo fine a due mesi di bugie, quello che ha visto confessare il tremendo omicidio di Carol Maltesi, 26enne di Raviscanina, da parte di Davide Fontana, banchiere 43enne di Milano.

La giovane è stata trovata morta il 21 marzo scorso nella zona del Borno. Un passante ha notato dei sacchetti dell’immondizia.

Quando stava per caricarli sul suo pick-up per gettarli altrove, si è accorto che in quelle buste non c’era dell’immondizia, ma un corpo di donna fatto a pezzi.

Così ha allertato i carabinieri e dopo qualche giorno si è risaliti all’identità della vittima: Carol Maltesi, 26 anni e madre di un bambino di 6.

Nei giorni scorsi, il banchiere e food blogger milanese, Davide Fontana, ha confessato di aver ucciso la ragazza, con cui sembra avesse avuto una relazione, durante un gioco erotico nella casa di lei a Rescaldina, circostanza quest’ultima ancora tutta da accertare.

L’uomo l’avrebbe colpita con un martello, mentre Carol aveva il capo coperto da un sacchetto. Nonostante il tentativo di fuga, l’assassino ha infierito su di lei e non si è fermato finché non l’ha uccisa.

Poi l’ha accoltellata e ne ha vegliato il cadavere per mezz’ora. Dopodiché ha architettato un folle piano per evitare che si scoprisse la verità.

Ha conservato il corpo di Carol in un congelatore e dopo due mesi lo ha gettato, a pezzi, nei sacchetti dell’immondizia in cui è stato poi ritrovato.

Carol Maltesi
Carol Maltesi – LettoQuotidiano.it

I messaggi e gli auguri al padre

Nei due mesi intercorsi tra l’omicidio di Carol Maltesi – avvenuto presumibilmente il 10 gennaio scorso – e il ritrovamento del suo corpo, Davide Fontana ha finto che la giovane fosse ancora viva.

Si è spacciato per lei quando ha risposto ai messaggi che le arrivavano sul cellulare. Ha fatto gli auguri al papà per il suo compleanno, adducendo la scusa di non poterlo chiamare perché si trovava a Dubai, dove era impossibile riuscire a fare una telefonata.

Il papà di Carol gestisce un locale ad Amsterdam. Quando ha saputo della morte della figlia, è tornato immediatamente in Italia.

“Non posso non piangere, non sono riuscito a chiudere occhio, vorrei solo che non fosse vero. L’ha uccisa come una bestia, nessuno merita di soffrire così, mia figlia ha fatto una fine terribile, ho sentito delle cose tremende su come l’ha ammazzata, è stato diabolico”

ha raccontato l’uomo in un’intervista a Tgcom24.

Quello di Carol Maltesi è certamente uno dei delitti più efferati degli ultimi anni, non solo per il modo in cui è avvenuto, ma anche per la messinscena e le continue finzioni perpetrate da Fontana.

Per settanta giorni ha finto con tutti, anche con l’ex compagno di Carol, papà del figlio di 6 anni, che vive col bambino a Verona.

Ha rassicurato tutti quelli che si erano preoccupati per la sua assenza, mentre il corpo della giovane giaceva senza vita nella sua casa.

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