Ora legale, perché è stata introdotta e perché potrebbe essere abolita per sempre

Il ritorno all’ora legale ha riacceso la discussione sull’abolizione del cambio, con la proposta però ancora ferma in Commissione Europea.

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Nella notte fra il 30 ed il 31 ottobre è tornata in vigore l’ora legale

Nella notte fra sabato 30 e domenica 31 ottobre qui in Italia è tornata in vigore l’ora legale. Con il ritorno di quest’ultima, dunque, si sono riaccese le polemiche sulla possibile abolizione. La richiesta d’abolizione nasce, infatti, nell’ormai lontano 2018 quando il Presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker, a seguito di un sondaggio, annunciò la possibile modifica in diretta su una tv tedesca.

L’ora legale entrò in vigore per la prima volta nel 1916 per abbattere i consumi elettrici

Un mese dopo, quindi, nel settembre del 2018, l’Unione Europea discusse per la prima volta l’argomento. Ma qual è il vero motivo dietro questa richiesta? Secondo uno studio, infatti, il cambio dell’orario rischia di danneggiare l’equilibrio psico fisico della popolazione. A quanto sembra, inoltre, i vantaggi portati sarebbero inferiori rispetto a questo pericolo. La Commissione Europea, quindi, avrebbe chiesto ai propri stati di scegliere se adottare l’ora legale o quella solare tutto l’anno.

Le risposte, dunque, sarebbero dovute arrivare entro l’aprile del 2020 ma la diffusione del covid-19 ha rallentato e messo in secondo piano la vicenda. Da qui, entro un anno la pratica sarebbe dovuta persino entrare in vigore ma, come abbiamo visto, così non è stato. Un ritardo dettato anche dalla volontà di alcuni Stati, soprattutto quelli del nord Europa, di non rinunciare al cambio d’ora.

L’Unione Europea vorrebbe evitare che si crei un mosaico d’orari diversi

Per quanto riguarda l’Italia, invece, sembra essere sempre rimasta nel mezzo non schiarandosi nè a favore dell’ora legale nè di quella solare. All’epoca del governo Conte però, arrivò la svolta, con l’ex premier che scelse di continuare ad alternare i due orari. Urge, quindi, trovare ed una soluzione che accontenti tutti ed alla scelta. L’Unione Europea, infatti, vorrebbe evitare un mosaico di orari diversi sparso in tutto il continente.

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Parlando un pò di storia, la prima volta in cui ci fu il cambio d’orario fu il 1916 e restò in vigore per circa 4 anni con lo scopo di garantire un minore consumo elettrico. Successivamente, quindi, il cambio d’ora divenne stabile nel 1966 fino proprio al 2019 quando la sua attuazione passò da obbligatoria a facoltativa.

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