Farfalline e vermi bianchi in cucina? Il segreto per eliminarli definitivamente

Queste piccole farfalline prediligono gli ambienti caldo-umidi ed escono fuori soprattutto nei mesi antecedenti la bella stagione.

Farfalline e vermi bianchi del cibo -LettoQuotidiano
Farfalline e vermi bianchi in dispensa -LettoQuotidiano

Una delle più brutte “sorprese” che possiamo ritrovarci in cucina sono le tignole della farina. Quest’ultime, appartenenti alla famiglia dei Lepidotteri, sono piccole falene da un’apertura alare di 20 millimetri e riconoscibili da una striscia argentata che attraversa la loro schiena. Le farfalline e i vermi bianchi fanno la loro apparizione nelle nostre cucine e dispense nei mesi antecedenti la bella stagione.

Farfalline e vermi bianchi, come individuare una possibile infestazione

Nello specifico queste falene adorano gli ambienti caldi ed umidi e spesso poco illuminati. Dette anche farfalle della pasta, quest’ultime si evolvono da delle larve bianche con la testa marrone o nera. A catturare maggiormente la loro attenzione, inoltre, sono i biscotti, di cui sono particolarmente ghiotte, la frutta secca, la farina, le spezie, la pasta alimentare, i cereali ed il riso. A rendere questi ospiti indesiderati difficile da individuare è il loro ritmo di vita, prevalentemente notturno.

Mentre noi dormiamo, infatti, loro viaggiano alla ricerca di cibo indisturbate arrivando, in alcuni casi, a contaminare intere confezioni di pasta e simili. Per scoprire se è in atto un’infestazione, dunque, potremo semplicemente attaccare del nastro biadesivo su di una parete di una credenza. Se una delle tarme resterà appiccicata, dunque, dovremo fare attenzione perché significa che l’invasione è in corso e tocca rimediare al più presto.

Molto spesso le larve sono già presenti in alcuni prodotti del supermercato

Non sempre però queste infestazioni si sviluppano in casa, in alcuni casi, infatti, potremo acquistare nei supermercati dei prodotti già contaminati in precedenza. Molto spesso uova o larve possono annidarsi in confezioni di cibo oppure, l’ipotesi più comune, nei sacchetti di mangime per uccelli e roditori. Da lì, dunque, attaccheranno tutta la casa. Per individuare dei prodotti contaminati dovremo cercare dei sottili filamenti simili a ragnatele, questo, infatti, è il primo campanello d’allarme per la deposizione delle uova.

Il primo consiglio da seguire, dunque, è quello di ispezionare regolarmente i cibi e la dispensa a caccia di questi piccoli invasori. Per stare più sicuri, inoltre, potrete mettere i prodotti ancora imballati per un paio di giorni in frigo in modo da individuare larve e uova. Infine, potremo disinfettare le confezioni di cibo con l’ausilio della lavastoviglie o molto più semplicemente mettendole in ammollo nell’acqua calda insieme a qualche goccia di aceto.

tarma del cibo -LettoQuotidiano

 

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