Scomparsa Samira El Attar: il sostituto Procuratore chiede l’ergastolo per il marito

Mohamed Barbri è accusato dell’omicidio della moglie, scomparsa il 21 ottobre del 2019, quando i vicini la videro per l’ultima volta.

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Durante la requisitoria di questa mattina sono state riconosciute tutte le aggravanti.

L’omicidio di Samira

Era il 21 ottobre del 2019 quando Samira El Attar, 43 anni, venne vista per l’ultima volta dai suoi vicini di casa, a Stanghella, provincia di Padova.

Quella mattina la donna aveva accompagnato sua figlia a scuola in bici, dopodiché di lei si erano perse le tracce.

Il marito denunciò la sua scomparsa soltanto il mattino seguente, raccontando che aveva aspettato perché pensava che la moglie fosse rimasta da uno degli anziani presso cui svolgeva il lavoro di badante.

Le ricerche di Samira, il cui corpo non è mai stato ritrovato, sono andate avanti per mesi.

Qualche tempo dopo la sua scomparsa, il marito consegnò una scarpa ed una collanina della moglie agli inquirenti, raccontando di averle ritrovate per caso nella zona in cui viveva.

Dalle indagini è emerso che la donna avesse intenzione di lasciare il marito e restare da sola con la bambina di 4 anni, che ha dei problemi di salute e necessita di particolari cure.

Secondo gli inquirenti, sarebbe stato questo il movente alla base del delitto.

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La nuova udienza a carico di Mohamed: il sostituto Procuratore chiede l’ergastolo

È iniziata questa mattina, presso il Tribunale di Rovigo, la nuova udienza nel processo a carico di Mohamed Barbri, accusato dell’omicidio e dell’occultamento del corpo della moglie Samira. 

Quarto Grado, che sta seguendo la vicenda da vicino, ha annunciato che il sostituto procuratore, Francesco d’Abrosca, ha richiesto una condanna all’ergastolo per Mohamed.
Al culmine della requisitoria sono state riconosciute tutte le aggravanti del caso.

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