“Denise Pipitone rapita da 2 uomini”: riesaminata la testimonianza di Battista della Chiave

Le rivelazioni dell’uomo sordomuto sono emerse durante una nuova analisi del video. Molte informazioni sarebbero andate perse per una erronea interpretazione.

testimonianza Battista Della Chiave
Foto da Chi l’ha visto?

Intanto spunta anche una lettera anonima inviata allo studio dell’avvocato Giacomo Frazzitta.

La testimonianza di Battista Della Chiave

Novità importanti sono emerse sul caso di Denise Pipitone, durante il consueto appuntamento settimanale con la trasmissione di Rai tre “Chi l’ha visto?”.

La prima novità riguarda una nuova interpretazione della testimonianza di Battista Della Chiave, l’uomo sordomuto che aveva detto di aver visto la piccola Denise dopo la sua scomparsa da Mazara del Vallo, il primo settembre del 2004.

Federica Sciarelli ha chiesto all’esperta Rai Laura Santarelli di riesaminare domande e risposte tra il testimone e l’interprete della Procura.

Secondo i periti del programma televisivo, infatti, l’interprete che all’epoca dei fatti era stata chiamata per “tradurre” quanto detto dall’uomo, avrebbe dato un’erronea testimonianza delle sue parole.

“Denise Pipitone è stata rapita da due uomini e portata via in moto e poi in barca. L’ha presa il ragazzo riccioluto di 25 anni con pizzetto e baffi portandola via con lo scooter. La bimba piangeva perché non aveva niente da mangiare poi le è stato dato da mangiare e si è calmata e addormentata”

avrebbe riferito Della Chiave, secondo gli esperti della trasmissione di Raitre.

La lettera anonima

Il legale di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, intervenuto durante la trasmissione, ha spiegato che un anonimo ha inviato una lettera al suo studio, fornendo informazioni molto importanti riguardo il caso Pipitone.

Frazzitta ha chiesto ufficialmente all’autore della missiva di fare un ulteriore passo avanti e farsi sentire.

“Ci rivolgiamo a quella persona che dopo 17 anni ha avuto il coraggio e il senso civico di inviare una lettera anonima al mio studio legale, dando informazioni nuove, ti invitiamo a fare un altro passo, nella massima riservatezza, fatti sentire”

ha detto il legale di Piera Maggio.

Le minacce ai carabinieri

Nel corso della puntata sono emerse importanti novità anche riguardo a delle presunte minacce fatte ai carabinieri che all’epoca della scomparsa di Denise stavano indagando sul caso.

Francesco Lombardo, carabiniere della Procura di Marsala, ha raccontato a Federica Sciarelli delle minacce ricevute nel 2004.

“Quando a ottobre, sul parabrezza della macchina del mio collega è stato trovato un biglietto minatorio ho pensato che stavamo dando fastidio a qualcuno. Era diretto a lui e c’era scritto: ‘Tonino non vi siete stancati di girare per Mazara del Vallo? Avete famiglia, questo è un fatto che non riguarda né pedofili né traffico d’organi‘. Come a dire ‘fatevi i fatti vostri’. Abbiamo avuto anche un servizio di vigilanza con macchine di sicurezza sulle famiglie”

ha raccontato il militare.

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Una testimonianza importante quella di Francesco Lombardo, che confermerebbe i depistaggi e le omissioni che hanno caratterizzato le indagini sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone.

 

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