Omicidio Gloria Pompili, 24enne massacrata di botte sotto gli occhi dei figli: le condanne

Il delitto della giovane mamma risale al 27 agosto del 2017.

omicidio Gloria Pompili

La Suprema Corte di Cassazione ha pronunciato le sentenze di condanna per gli zii della vittima, Loide De Prete e Saad Mohamed Elesh Salem.

La storia di Gloria Pompili

Gloria Pompili nasce a Frosinone il 18 dicembre del 1993. Dopo il divorzio dei genitori, viene affidata ad una casa-famiglia, dove resta fino al compimento della maggiore età.

A quel punto si trasferisce in provincia di Frosinone con Alex, un giovane di origini rumene conosciuto proprio nella casa famiglia. Poco tempo dopo Gloria resta incinta di Alex dal quale, qualche anno dopo, avrà due figli.

Quando il suo compagno viene arrestato per spaccio di droga, per Gloria inizia un vero e proprio incubo.

La ragazza riprende i rapporti con la cugina Loide Del Prete, 39 anni e con il convivente di lei, il 23enne egiziano Saad Mohamed Elesh Salem.

Gloria si trasferisce a casa della zia con i due figli e conosce Hady, il fratello di Salem, che la convince a sposarlo solo per avere il permesso di soggiorno.

In cambio di quel matrimonio farsa, Gloria avrebbe ricevuto 2.000 euro. Dopo poche settimane inizia il dramma di Gloria. La zia ed il compagno la costringono a prostituirsi e sono loro stessi ad accompagnandola ogni giorno sulla Nettunense.

Salem le chiede di portare a casa almeno 500 euro al giorno. Quando Gloria si rifiuta, Alex non esita a picchiare lei ed i figli.

Bambini appesi in una cesta per far prostituire la mamma

Per costringere la giovane a prostituirsi, la zia ed il compagno tengono i suoi figli in ostaggio, minacciando di picchiarli di botte quando lei si rifiuta.

Al pensiero della violenza sui suoi bambini, Gloria decide di tornare in strada.

Più di una volta, la zia ed il compagno, per persuaderla, mettono i suoi piccoli in una cesta della frutta e li fanno penzolare con una corda dal balcone di casa.

La ragazza non sembra avere altra scelta che tornare a prostituirsi.

Quando la zia della ragazza porta i clienti a casa, i bambini vengono lasciati fuori al balcone, nella cesta, finché la madre non ha concluso la sua prestazione. Il tutto documentato da diversi testimoni.

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L’omicidio di Gloria Pompili

La 23enne viene uccisa il 23 agosto del 2017. La zia ed il compagno si lamentano dello scarso incasso di Gloria, così inizia una violenta lite e Gloria prova a chiedere per l’ennesima volta di smettere di prostituirsi.

La zia e il convivente la picchiano ferocemente con calci, pugni e bastonate. Colpi talmente violenti che le fratturano una costola, che a sua volta danneggia il fegato e la milza provocandole un’emorragia che non le lascia scampo.

I due la caricano in macchina, insieme ai suoi bambini e la abbandonano in una piazzola di sosta sulla Monti Lepini, in provincia di Latina.

Dopodiché, la zia ed il compagno allertano il 118, raccontando che Gloria si è sentita male all’improvviso, ma le ferite raccontano un dramma ben peggiore.

Loide Del Prete ed il suo convivente vengono indagati e poi rinviati a giudizio.

La sentenza della Suprema Corte di Cassazione

I giudici della Cassazione hanno emesso le due sentenze di condanna nei confronti di Loide De Prete e Saad Mohamed Elesh Salem.

Come riferisce anche Fanpage, la Suprema Corte di Cassazione ha condannato a vent’anni di carcere la zia e il compagno della donna.

Le accuse per Loide De Prete e Saad Mohamed Elesh Salem sono di omicidio volontario aggravato.

Assolto con formula piena Hady Saad Mohamed, marito di Gloria, che era invece accusato di maltrattamenti in famiglia.

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