Omicidio Mario Cerciello, Finnegan Elder e Natale Hjorth condannati all’ergastolo

La Prima Corte d’Assise di Roma ha emesso la sentenza di condanna dopo tredici ore di camera di consiglio.

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In aula era presente anche Rosa Maria Ersilio, vedova del carabiniere, che è scoppiata in lacrime alla lettura della sentenza.

L’omicidio di Mario Cerciello Rega: la ricostruzione di quella drammatica notte

Era il 26 luglio del 2019 quando il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega venne accoltellato a morte in via Pietro Cossa a Roma.

Il militare venne ucciso con 11 coltellate, dopo essere stato aggredito da due studenti americani, Lee Finnegan Elder e Gabriel Natale-Hjorth, che in quei giorni si trovavano in vacanza nella capitale.

I due vennero arrestati in albergo poche ore dopo l’omicidio del vicebrigadiere. Secondo le ricostruzioni fatte dagli inquirenti, Elder avrebbe accoltellato materialmente Cerciello, mentre Hjorth lo avrebbe aiutato a nascondere l’arma del delitto.

Il coltello venne rinvenuto nel controsoffitto della stanza d’albergo in cui alloggiavano, ad un centinaio di metri dal luogo del delitto.

I due ragazzi quella sera, 15 minuti dopo la mezzanotte, cercarono di acquistare della droga in piazza Trilussa a Trastevere. Dopo aver discusso con due pusher, si spostarono in piazza Mastai.

Le loro immagini vennero immortalate in un video di sorveglianza, in cui venne ripreso anche Sergio Brugiatelli, il pusher che avrebbe dovuto fornirgli la droga.

Poco dopo, sempre dalle immagini della telecamera, si vedevano i due giovani americani scappare, dopo aver rubato lo zaino di Brugiatelli.

All’1:30 i due giovani tornarono in albergo. Esattamente un’ora dopo uscirono dall’hotel per incontrarsi con lo spacciatore.

Contrattarono con quest’ultimo la restituzione dello zaino in cambio di una dose di cocaina e 80 euro in contanti.

Alle 3 di notte fecero l’ultima telefonata a Brugiatelli. È in quel frangente che il vicebrigadiere Cerciello Rega venne ucciso: i due si incontrarono con la vittima ed il collega Varriale, che si presentarono all’appuntamento al posto di Brugiatelli.

Il carabiniere venne ucciso con 11 coltellate, inferte in poco più di 30 secondi.

La sentenza di condanna

I due studenti americani, Finnegan Lee Elder e Gabriel Christian Natale Hjorth, sono stati condannati all’ergastolo.

Come riferisce anche Tgcom24, in aula era presente anche la moglie del vicebrigadiere, Rosa Maria Ersilio, che è scoppiata in lacrime alla lettura della sentenza.

“Nessuna condanna mi ridarà indietro Mario, non ci ridarà la nostra vita insieme. Oggi è stata messa la prima pietra per una giustizia nuova. La sua integrità è stata difesa e dimostrata, nonostante da morto abbia dovuto subire tante insinuazioni”

ha detto la vedova del carabiniere.

Di ben altro avviso il legale di Finnegar Lee, che ha parlato di una sentenza vergognosa.

“La sentenza rappresenta una vergogna per l’Italia, con dei giudici che non vogliono vedere quello che è emerso durante le indagini e il processo. Non ho visto una cosa così indegna, faremo appello”

ha detto il legale.

I giudici della Corte d’Assise hanno inoltre stabilito una provvisionale di poco meno di un milione di euro in favore delle parti civili.

Anche il collega di Mario Cerciello Rega, Andrea Varriale, che era presente con lui la notte del delitto, ha ottenuto un risarcimento.

Per i due studenti è stato stabilito l’isolamento diurno per due mesi.

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Si attendono ora le motivazioni della sentenza.

Varriale ha sempre dichiarato che lui e Cerciello quella sera, al cospetto di Elder e Hjorth, avevano mostrato il tesserino, mentre i due imputati continuano a sostenere il contrario.

Cerciello e Varriale erano entrambi disarmati all’appuntamento con i due studenti americani.

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