Omicidio Lidia Peschechera, disposta la perizia psichiatrica per Alessio Nigro

Il killer della 50enne è un senzatetto, a cui la vittima aveva offerto una casa. I due avevano una relazione, che sembra Lidia volesse troncare per via delle ripetute violenze perpetrate dal giovane.

omicidio Lidia Peschechera

La donna si era infatti confidata con un’amica, cui aveva raccontato degli atteggiamenti violenti del compagno.

L’omicidio di Lidia Peschechera

Era il 12 febbraio scorso quando Lidia Peschechera, 50 anni, venne trovata senza vita nella sua abitazione in via De Pretis a Pavia.

A lanciare l’allarme erano stati il suo datore di lavoro ed il suo ex marito. Entrambi, da diversi giorni, non avevano più notizie della donna, così si erano allarmati.

Recatisi nell’appartamento, non avevano ricevuto risposta, così avevano chiesto aiuto ai vigili del fuoco.

Quel mercoledì pomeriggio i pompieri avevano fatto irruzione nell’appartamento ed avevano trovato il corpo senza vita di Lidia nella vasca da bagno.

La donna era vestita ed indossava ancora le scarpe. La prima ipotesi era stata quella di una morte violenta, così come è stato poi confermato qualche ora dopo il drammatico ritrovamento.

La porta della sua abitazione era chiusa a chiave e l’appartamento non presentava segni di effrazione, a riprova del fatto che la vittima conoscesse il suo assassino.

L’arresto del compagno

Qualche ora dopo il delitto era arrivata la svolta: i carabinieri avevano arrestato il suo compagno, Alessio Nigro, 28 anni.

Sembra che i due si frequentassero da molti mesi, ma il loro rapporto era fatto di alti e bassi.

La vittima aveva confidato ad un’amica che Alessio era una persona violenta, tanto che lei aveva deciso di troncare la relazione.

Nigro aveva problemi di alcolismo da anni ed era un senzatetto.

Lidia gli aveva dato ospitalità, aveva cercato di aiutarlo, ma la loro relazione era particolarmente difficile, che lei aveva deciso di chiudere.

In un’occasione la 50enne aveva anche avvisato le forze dell’ordine, scegliendo poi di non sporgere denuncia. Sperava forse in un cambiamento dell’uomo, che è poi diventato il suo omicida.

La confessione choc

Quando i carabinieri lo avevano arrestato, Alessio Nigro si trovava in un ostello a Milano.

L’uomo aveva confessato di averla strangolata la sera del 12 febbraio scorso, al culmine dell’ennesima lite.

Aveva poi adagiato il corpo di Lidia Peschechera nella vasca da bagno, lo aveva coperto con un lenzuolo ed aveva continuato a vivere in quella casa per 3 giorni, quando poi aveva preso in affitto una camera in un ostello in via Doria, dove è stato poi fermato.

Alessio Nigro aveva utilizzato il cellulare della vittima nei giorni seguenti al delitto ed aveva inviato diversi messaggi al datore di lavoro, perché non s’insospettisse sull’assenza della donna, che non mancava mai senza avvisare.

Il 28enne aveva anche prelevato del denaro dal conto di Lidia.

Quando era stato fermato nella pensione, addosso gli erano state trovate diverse carte bancomat, un cellulare e 190 euro in contanti.

Non solo, il 29enne aveva ancora con sé le chiavi dell’appartamento di Lidia Peschechera.

Il giovane, che da quel giorno si trova nel carcere di Torre del Gallo di Pavia, è accusato di omicidio volontario aggravato.

Quando gli inquirenti lo hanno interrogato, ha parlato di un attimo di follia, negando la premeditazione:

“È SUCCESSO VENERDÌ 12 FEBBRAIO, DOPO CHE AVEVAMO LITIGATO. È STATO UN RAPTUS”.

Disposta la perizia psichiatrica

Come riferisce anche Laprovinciapavese, su Alessio Nigro è stata disposta la perizia psichiatrica.

Due psichiatri dovranno valutare la capacità d’intendere e di volere del killer.

Il giudice ha nominato lo psichiatra Pietro Caronna, mentre l’avvocato difensore Giovanni Caly ha scelto il professor Cristiano Barbieri.

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Chi era Lidia Peschechera?

Lidia Peschechera era un’attivista animalista. Viveva in compagnia di 5 gatti ed era anche la Presidente dell’Associazione No Profit «Pets in the City», con la quale si occupava di salvare i suoi amici a 4 zampe.

Alla notizia della sua morte, la bacheca facebook di Lidia Peschechera è diventata un susseguirsi di messaggi in ricordo di una donna molto amata e benvoluta da tutti.

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