“Troppo grassa per fare la commessa”, la storia di Fabiola Tricoli: “Non mi faccio insultare”

La 24enne di Crotone si è sentita dire queste parole dal proprietario di un negozio di casalinghi, in cui stava effettuando un periodo di prova.

storia Fabiola Tricoli

A denunciare i fatti è stata proprio la ragazza, che sulla sua pagina Facebook ha raccontato quanto le è accaduto.

La storia di Fabiola Tricoli

Un lungo post su Facebook per raccontare l’evidente discriminazione di cui è stata vittima.

Un insulto gratuito ed assolutamente ingiustificato quello subito da Fabiola Tricoli, 24enne di Crotone, che ha fatto un colloquio di lavoro per iniziare a lavorare in un negozio di casalinghi.

La ragazza ha iniziato un periodo di prova ed è stata affiancata da altre due commesse.

Qualche giorno fa però il proprietario del negozio ha commentato, neanche troppo velatamente, il peso della ragazza, come se potesse essere quasi un impedimento a svolgere bene il suo lavoro.

“A fine giornata il proprietario mi fa notare che per lui evidentemente era un problema che io non portassi una 38, arrivando a chiedermi se ero a conoscenza che ci fossero le scale e se me la sentissi visto il mio peso di farle tutti i giorni”

scrive la ragazza su Facebook.

La 24enne rinuncia al lavoro

Fabiola però non ha accettato quegli insulti ed ha deciso di rinunciare al lavoro da commessa, raccontando quanto le è accaduto.

“Sarei curiosa di sapere se questo signore o chi come lui avrebbe mandato suo figlio a lavorare in un negozio dove si ricevono insulti e ci si fa il c**o per 300 euro”

si legge nel lungo post sui social.

Il giorno dopo la breve discussione con il titolare, Fabiola Tricoli ha deciso di non presentarsi più al lavoro.

Leggi anche –> Massimo Bossetti dal carcere: “Dimostrerò la mia innocenza, Yara non ha ancora avuto giustizia”

Impostazioni privacy