Omicidio Bolzano, in arrivo una nuova squadra per cercare il corpo di Peter Neumair

Le ricerche dovrebbero riprendere appena le temperature consentiranno al reparto cinofilo di operare.

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Benno ha ammesso di aver strangolato entrambi i genitori e poi di averne gettato i corpi senza vita nell’Adige.

Le tappe della vicenda: dalla scomparsa dei coniugi ai sospetti su Benno

Due coniugi scomparsi nel nulla ed un giallo che sembra ormai risolto in linea generale, ma in cui restano ancora molti punti da chiarire.

Il 4 gennaio scorso dall’appartamento di via Castel Roncolo, a Bolzano, sparirono i due coniugi Laura Perselli e Peter Neumair.

La denuncia di scomparsa arrivò soltanto la mattina seguente, quando la figlia più grande della coppia, Madè, da tempo residente in Germania, allertò le autorità.

Molto più tranquillo sembrò invece il figlio Benno, 30 anni, che viveva proprio nella villetta di Castel Roncolo.

I sospetti si concentrarono da subito su Benno, che dal canto suo si era sempre proclamato innocente.

La sera della scomparsa, il giovane insegnante aveva raccontato di aver fatto un giro nei pressi di un laghetto, prima di raggiungere un’amica, con cui si frequentava da un po’.

Benno aveva trascorso la notte con lei, ma verso le 5 del mattino era andato via, con la scusa di dover portare a passeggio il cane.

Le ammissioni di Benno

La svolta è arrivata nel pomeriggio di lunedì 8 marzo, quando è stato reso noto il contenuto della confessione spontanea resa da Benno Neumair. 

Il giovane insegnante ha ammesso di aver ucciso i suoi genitori, in due momenti diversi, come già avevano ipotizzato gli inquirenti.

“Avevamo litigato per i soliti motivi di soldi. Io volevo finirla lì ma lui continuava e allora ho preso una corda e gliel’ho stretta al collo. L’ho fatto per farlo stare zitto”

ha raccontato l’imputato agli inquirenti, che ha riferito di aver ucciso prima il padre, poi la madre.

Il pomeriggio del 4 gennaio, Laura Perselli era andata a far visita a sua madre, appena tornata dall’ospedale.

“Mia madre è arrivata che era appena successo, non le ho nemmeno dato il tempo di togliersi il cappotto e quando è entrata ho strangolato anche lei”

ha raccontato Benno nel corso dell’interrogatorio.

Lo scorso 6 febbraio il cadavere della donna è stato ritrovato nelle acque del fiume Adige, mentre del corpo di Peter Neumair ancora nessuna traccia.

Tracce ematiche dell’insegnante sono state rinvenute sul ponte Ischia-Frizzi a sud di Bolzano.

Come riferisce anche Tgcom24, Benno si è disfatto della corda con cui ha ucciso i genitori e dei cellulari di entrambi, gettandoli in due cassonetti della zona.

L’imputato – come lui stesso ha ammesso – ha caricato in spalla i cadaveri di entrambi i genitori e li ha messi nella sua macchina.

“Dopo aver buttato via i corpi avevo già pulito casa ma volevo pulire meglio, volevo essere sicuro”

ha raccontato.

Dopo aver pulito, il 30enne ha quindi utilizzato anche l’acqua ossigenata per cancellare eventuali altre tracce di sangue rimaste nell’appartamento.

Le liti con i genitori

Quella del 4 gennaio scorso, stando alla ricostruzione degli inquirenti, avvalorate dalle testimonianze raccolte in questi due mesi, è solo l’ultima di una serie infinita di discussioni e liti tra i genitori – soprattutto il padre – ed il figlio.

Sembra che Peter e Laura avessero più volte chiesto a Benno di diventare autonomo, prendendo una casa in affitto, proprio accanto alla villetta di Castel Roncolo.

Non solo, i due coniugi pare avessero chiesto anche la restituzione delle tasse universitarie versate negli anni per una Laurea alla facoltà di Innsbruck che Benno non aveva mai conseguito.

Discussioni continue che quel pomeriggio sono sfociate nel duplice delitto.

Intanto, il legale di Benno Neumair ha annunciato che ci sarà un incidente probatorio per stabilire la capacità di intendere e volere di Benno.

La confessione del giovane insegnante sarebbe arrivata appena dopo il ritrovamento del corpo di Laura Perselli, mentre l’imputato era in carcere in isolamento.

Una nuova squadra per cercare il corpo di Peter

Tracce biologiche di Laura e Peter sono state rinvenute nel bagagliaio e nei sedili posteriori dell’auto con cui il figlio ha trasportato i loro corpi fino al ponte di Ischia Frizzi.

Proprio lì, dove è già stata scoperta una macchia di sangue di Peter, è stata rinvenuta anche una traccia di Dna di Laura Perselli.

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Le ricerche di Peter Neumair riprenderanno a breve.

La Procura di Bolzano ha incaricato un reparto cinofilo specializzato per le acque, che arriva da La Spezia.

Le operazioni partiranno appena le temperature si alzeranno, quindi presumibilmente nelle prossime settimane.

 

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