Uccise il padre violento per difendere la madre, Alex Pompa rischia 20 anni di carcere

Il delitto avvenne nell’aprile dello scorso anno a Collegno, Torino. L’accusa per il giovane studente è di omicidio volontario.

Il ragazzo è al momento agli arresti domiciliari nell’abitazione in cui vive insieme alla madre e al fratello maggiore.

L’omicidio di Giuseppe Pompa

Era il 30 aprile dello scorso anno quando un ragazzo di 19 anni, Alex Pompa, uccise il padre, Giuseppe Pompa, operaio 52enne, per difendere la madre.

Sembra che la vittima non fosse nuova ad episodi di violenza, perpetrati soprattutto nei confronti della moglie. Quella sera però Alex decise di intervenire per difendere la madre.

Il ragazzo impugnò un coltello e ferì il padre con 24 coltellate, inferte per la gran parte tra addome, schiena e torace.

Quei fendenti si rivelarono mortali e per l’operaio, all’arrivo dei soccorsi, non ci fu nulla da fare.

Quella sera, poco prima del delitto, Alex ed il fratello avevano inviato un messaggio allo zio per chiedergli aiuto.

“SEI L’UNICO CHE ASCOLTA. DEVI INTERVENIRE IN MODO DRASTICO. QUI RISCHIAMO TUTTI LA VITA”

era il testo dell’sms.

Nei successivi interrogatori, Alex e Denis descrissero il padre come ossessionato dalla gelosia per la madre, Maria Cotoia.

Un uomo violento, abituato a dar sfogo alla sua ira tra le mura domestiche.

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Chiuso il processo: Alex rischia 20 anni di carcere

Come riferisce anche La Repubblica, il pm ha chiuso le indagini sull’omicidio di Giuseppe Pompa.

Al momento Alex si trova agli arresti domiciliari nell’appartamento di via De Amicis, in cui poco meno di un anno fa avvenne il delitto.

L’ipotesi di accusa per il 19enne è omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela.

Con le possibili attenuanti, il ragazzo rischia oltre 20 anni di carcere. Lo scorso giugno, da casa di un amico, Alex Pompa aveva anche sostenuto l’esame di maturità.

L’allora Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, gli aveva telefonato per complimentarsi con lui.

Dopo il diploma, Alex si è iscritto all’università.

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