L’incertezza e l’isolamento da covid hanno influenzato la nostra mente e la nostra memoria

Dopo un anno in cui siamo stati fermi in un blocco generalizzato, molti di noi si sono ritrovati in una sorta di “nebbia cerebrale”, un’incertezza generalizzata.

Molti stanno riscontrando una certa difficoltà nel pensare con chiarezza o ricordare cosa è successo. Tra i tanti mali che questa pandemia ci ha dato da gestire: il termine incertezza compare regolarmente negli scritti e nei discorsi di molti.

Il controllo

In circostanze normali, affrontare l’incertezza e l’ambiguità è una grande sfida per la maggior parte di noi. È quindi inevitabile che il livello di ansia sia salito alle stelle.

Molte delle incertezze riguardano COVID-19, molte di queste incertezze sono al di fuori del tuo controllo e non importa quanto tu sia preoccupato, quella realtà non cambierà. Detto questo, hai il controllo esclusivo dei passi positivi che puoi intraprendere per far fronte alle sensazioni spiacevoli che stai provando.

Affrontare ansia e stress

Medici, ricercatori e personale di servizio essenziale lavorano duramente per tenerci al sicuro, mantenerci in salute e aiutare a ridurre al minimo i disagi nella nostra vita quotidiana.

Questi sono tempi difficili e abbiamo dovuto riadattare le nostre abitudini man mano che emergevano le nuove informazioni riguardo la pandemia, la sua evoluzione e i vaccini.

È importante sapere che siamo tutti sulla stessa barca e che ogni persona sta facendo del proprio meglio.

Affrontare la solitudine

La chiave per evitare la solitudine è ripristinare un senso di controllo. Ovviamente, questa può essere una vera sfida poiché vediamo la pandemia e le sue mutazioni, e a fronte di questo vengono date le linee guida per affrontare le emergenze. Per questo è bene monitorare la propria salute mentale, soprattutto se si è incline all’ansia o alla depressione. 

Adesso che i contagi sono maggiormente sotto controllo e tendiamo ad abbassare la guardia, quanti hanno sofferto di isolamento hanno bisogno di essere supportate per non restare troppo tempo isolate con i propri disagi.

Incertezza, come viverla al meglio

Un fattore, che accomuna tutti noi in questo periodo di quasi post pandemia e che può agire in maniera negativa sulla salute mentale di noi e di chi già prima soffriva di qualche disagio: il pensiero catastrofico.

Ovvero quella voce che sussurra che finiremo con il perdere il lavoro, che le cose non torneranno come prima, che l’economia crollerà, ecc.

Tuttavia sono proprio questi pensieri che complicano la realtà che stiamo vivendo, finendo con il renderla meno piacevole o rassicurante.

La maniera più idonea per agire al meglio è di seguire le regole dettate dalle autorità riguardo la prevenzione del virus, anche avendo cura della nostra salute psicologica. E quando ne sentiamo l’esigenza non esitiamo parlarne con specialisti in grado di aiutarci per gestire meglio quelli che sono gli effetti negativi di un periodo critico per tutti.

 

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