Roma, Jean Pierre bacia il suo compagno e viene aggredito: le botte in un video denuncia

Un’aggressione a sfondo omofobo alla stazione Aurelia di Roma, ora il video choc è finito nelle mani degli inquirenti e scatta la denuncia.

La vittima, un attivista rifugiato ha sporto denuncia così come il compagno, entrambi aggrediti per essersi scambiati un bacio.

Aggressione omofoba a Roma-video

Si attende la decisione del PM mentre sui cerca di identificare l’aggressore dal VIDEO virale.

Aggressione omofoba a Roma: cosa è accaduto

La vicenda risale a qualche settimana fa, per la precisione al 26 febbraio 2021 ma è stata diffusa solo nelle scorse ore. A rilasciare dichiarazioni in merito e a riportare il racconto della dinamica è stato il referente di Gaynet Roma, Rosario Coco.

Protagonista una giovane coppia aggredita per essersi scambiata un bacio sulla banchina della stazione Aurelia di Roma. I due, assieme ad alcuni amici, si trovavano lungo i binari alle 21 quando improvvisamente un uomo ha attraversato di corsa i binari e si è scagliato contro i giovani, picchiandoli.

“Una persona ha visto Jean Pierre baciarsi con il compagno mentre aspettava il treno..ha attraversato ben due binari e si è presentato davanti ai due dicendo ‘non vi vergognate?'”.

Ha spiegato Coco. L’uomo si è quindi accanito sull’attivista e rifugiato Jean Pierre Moreno colpendolo con pugni e calci e ferendo di striscio anche il compagno. Le conseguenze fisiche miracolosamente non sono state gravi ma il gesto ha indignato l’intera comunità e portato ad una denuncia.

Ecco il video choc:

La denuncia e le indagini: lo sgomento della comunità

Il video, diventato virale nelle scorse ore, è stato girato dagli amici della coppia presenti durante l’aggressione e grazie a tale video è stato possibile effettuare denuncia con l’ausilio dei legali di Rete Lenford.

Rosario Coco ha raccontato anche come non sia stato facile però pervenire a tale denuncia e proseguire nell’iter:

“La polizia ha faticato a comprendere il movente omofobo ed è servita un’integrazione della denuncia”.

Senza tale integrazione infatti, non sarebbe stato inserito nero su bianco nella denuncia il movente omofobo e la conseguente richiesta di acquisire i filmati delle videocamere presenti come riporta Adnkronos. I ritardi prodotti da ciò potrebbero avere avuto un impatto negativo sulle indagini: qualora, come accade, i filmati siano stati cancellati dopo 7 giorni, sarà forse difficile provare quanto accaduto.

“Quanto accaduto è ormai parte di una quotidianità intollerabile in un Paese europeo”.

Sarà ora il pm a doversi pronunciare sulla vicenda mentre Jean Pierre e le associazioni che lo seguono attendono anche che si riesca a risalire all’identità dell’aggressore.

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