Pronto il decreto sostegni, tutte le disposizioni

Il provvedimento da 41 articoli stabilisce le quantità e le modalità degli aiuti destinati a imprese, partite IVA, lavoratori, ma anche a sostegno della campagna vaccinale.

Decreto sostegni, tutte le disposizioni
Negozio

Dal reddito di cittadinanza ai lavoratori dipendenti, dalle partite iva alle imprese, piccole o grandi, dalla scuola al turismo, di seguito tutte le disposizioni a sostegno di un anno particolarmente difficile.

Aiuti, quali sono e a chi si rivolgono

Le vecchie cartelle esattoriali fino a 5.000 euro sono da stralciare relative al decennio 2000-2010. La disposizione è diretta a coloro che hanno un reddito massimo di 30.000 euro.

Mentre le nuove cartelle esattoriali e rate sono sospese fino al 30 aprile.

Le partite Iva particolarmente provate saranno oggetto di una sanatoria apposita.

I contributi a fondo perduto sono previsti per fatturati fino a 10 milioni di euro, che dimostrino nel 2020 delle perdite del 30% rispetto l’anno precedente. Le somme vanno da 1.000 fino 150mila euro.

Per le grandi imprese c’è un fondo di 200 milioni. Se sono in crisi ma con un piano di ripresa, possono richiedere finanziamenti agevolati. La restituzione è entro 5 anni.

Intanto le Cassa Integrazione Guadagni Straordinari (CIGS) destinata ai lavoratori dell’ex Ilva è prorogate per tutto l’anno.

Anche il blocco dei licenziamenti è protratto, ma fino a giugno, invece per le imprese che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione Covid l’ultimo mese che impone di mantenere i dipendenti assunti è ottobre.

La imprese che hanno utilizzato la cassa integrazione ordinaria possono richiedere un’aggiunta di 13 settimane, tra aprile e giugno, senza dover versare ulteriori contributi.

Ammonta a 1,5 miliardi l’esonero dei contributi previdenziali dovuti da autonomi e professionisti. 

E ancora, i contratti a tempo determinato, possono essere prorogati senza aggiunta di causale per tutto il 2021.

Il reddito di cittadinanza è rifinanziato con 1 miliardo.

Sempre fino al 31 dicembre, non ci sarà bisogno di almeno un mese di lavoro nell’ultimo anno per l’indennità della NASPI.

L’indennità una tantum di 2.400 euro è rivolta ai lavoratori dello spettacolo, del turismo, stagionali e termali che hanno perso il posto. Per chi lavora nell’ambito dello sport, il sussidio varia da 1.200 a 3.600 euro.

Le casse delle scuole saranno irrorate di 150 milioni di euro al fine del recupero delle carenze scolastiche e della socialità durante l’estate.

Altri 150 milioni sono deputati invece agli aspetti sanitari. Da sottolineare, che come richiesto e come era prevedibile, gli insegnanti assenti per il vaccino sono giustificati.

Alle attività turistiche andranno 1,7 miliardi. Precisamente 700 milioni sono previsti per le aree che hanno subito il duro colpo della chiusura degli impianti sciistici e 900 milioni sono disposti per le attività stagionali

Al mondo della cultura sono diretti 400 milioni di euro in più, così suddivisi: 200 per lo spettacolo, cinema e audiovisivo, 120 per spettacoli e mostre e 80 per l’editoria.

Per il settore degli eventi, matrimoni ma anche i ristoratori con sedi al centro di paesi e città, ci sono 200 milioni.

Altrettanti milioni sono diretti alle imprese agricole, della pesca e dell’acqua coltura. 100 milioni per la cancellazione di fiere e congressi e 150 per le fiere internazionali.

Fondi per la lotta al virus

Anche la campagna vaccinale subirà un spinta.

Infatti sono stati stanziati 4,5 miliardi: non solo per l’acquisto di vaccini e farmaci, ma anche per un coinvolgimento più ampio dei medici e per il nuovo “alleato” nella lotta al virus, ossia la farmacie, dove si potrà ricevere il prezioso siero.

Infine, ci sono 3 miliardi per gli enti locali, regioni e province.

Tra le disposizioni, ad esempio, un miliardo per rendere alle regioni le spese sanitarie affrontate durante il 2020, ma c’è anche il rimborso per la tassa di soggiorno, per cui sono stati stanziati 250 milioni.

Impostazioni privacy