Svolta nel caso dei coniugi scomparsi a Bolzano: Benno confessa l’omicidio di Peter e Laura

Il giovane insegnante, al cospetto dei suoi legali, ha ammesso le proprie responsabilità.

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Richiesto l’incidente probatorio sulla capacità di intendere e di volere dell’indagato, tuttora detenuto nel carcere di Bolzano.

La scomparsa di Peter e Laura

È iniziato tutto il 4 gennaio scorso, quando dei coniugi Laura Perselli e di suo marito, Peter Neumair, si persero le tracce.

Dopo oltre un mese di ricerche, lo scorso 6 febbraio, è stato rinvenuto il corpo senza vita di Laura Perselli, nelle acque del fiume Adige.

I sospetti degli inquirenti si sono immediatamente rivolti in direzione del figlio dei due coniugi, Benno Neumair, insegnante 30enne.

La sera del 4 gennaio scorso, il giovane, dopo essersi fermato presso un laghetto ad ascoltare un po’ di musica, come lui stesso ha raccontato, aveva trascorso la notte a casa di Martina, una ragazza con cui da un po’ aveva iniziato a frequentarsi.

La ragazza è indagata per favoreggiamento. La mattina seguente alla scomparsa dei due coniugi, Martina aveva lavato i vestiti che Benno indossava quella sera, ma li ha restituiti agli inquirenti solo diversi giorni dopo.

Lo scorso 11 febbraio il tribunale del Riesame ha respinto il ricorso dei legali di Benno Neumair.

Le accuse con cui è finito in carcere Benno è duplice omicidio e occultamento di cadavere.

La confessione di Benno

Come riporta Quarto Grado, Benno Neumair ha confessato il duplice omicidio dei suoi genitori.

La procura di Bolzano ha sciolto il vincolo di segretezza riguardo i verbali dei due interrogatori nel corso dei quali il giovane insegnante, in carcere da diverse settimane, ha ammesso di essere il responsabile del duplice omicidio.

Intanto, come riferisce anche Fanpage, è stato richiesto l’incidente probatorio sulla capacità di intendere e di volere dell’indagato, detenuto nel carcere di Bolzano dal 29 gennaio scorso.

Il giovane insegnante avrebbe ammesso di aver strangolato sia il padre che la madre con una corda, testimonianza accertata dall’esame autoptico eseguito nelle scorse settimane sul corpo di Laura Perselli.

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