Vaccini seconda fase: per la von Der Leyen l’Italia sta dando il buon esempio

Mentre la presidente dell’Unione Europea considera l’Italia come un buon esempio per la somministrazione dei vaccini, è in partenza la seconda fase di somministrazione.

vaccini seconda fase

La seconda fase dei vaccini si articolerà sulla base delle gerarchie definite dal governo.

I complimenti della Presidente dell’Unione europea

Ursula von Der Leyen si è congratulata con l’Italia per la campagna dei vaccini. Ai microfoni di SkyTg24 la presidente ha affermato che, i risultati conseguiti dall’Italia sono stati notevoli. Soprattutto se si considerano le cifre dell’Unione Europea.

L’Italia, per la von Der Leyen è un buon esempio su come procedere e confida affinché le cose continuino a procedere in questo modo. Intanto, secondo il piano programmatico di Draghi prevede che la campagna vaccinale vada rafforzata.

Draghi ha puntato molto sui vaccini ed ha interloquito soprattutto su questo punto con le parti politiche. Questo perché ci si trova in un’emergenza sanitaria che mai altro governo ha dovuto affrontare in passato.

Dopo circa sei settimane di vaccinazioni, sono stati consegnate 26 milioni di dosi di vaccini. Al momento, il 4% della popolazione europea è stata vaccinata.

La seconda fase

Se la prima fase della somministrazione dei vaccini ha riguardato il personale sanitario, gli ospiti delle case di riposo e gli over 80, la seconda fase si articolerà sulla base delle gerarchie definite dal governo. 

I prossimi a ricevere i vaccini saranno le persone estremamente vulnerabili che riceveranno i vaccini Pfizer e Moderna. Tra gli inseriti in questa categoria ci saranno le persone soggette a patologie quali malattie respiratorie e cardiocircolatorie, condizioni neurologiche di disabilità, diabete, immunodeficienze.

Inoltre, sono stati inserite anche le patologie collegate alla sindrome di down e di grave obesità. E ancora, ci sono le persone ad aumentato rischio clinico, fino ad una età di 69 anni (tra i 55 ed i 69 e tra i 18 ed i 54).

Per quanto riguarda il vaccino AstraZeneca, le priorità saranno per: personale scolastico, forze armate e di polizia, penitenziari, luoghi di comunità ed altri servizi essenziali.

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