Covid, bollettino del 7 febbraio: 11.641 casi e 270 morti

Aggiornamento sulla situazione della pandemia da Covid-19 nel nostro Paese. I dati riportati sono quelli diffusi dal Ministero della Salute.

Il bollettino di oggi 7 febbraio 2021, con gli aggiornamenti sulla situazione del Covid-19 in Italia.

Il bollettino del 7 febbraio

L’evoluzione della pandemia in Italia è monitorata regolarmente dal Ministero della Salute sul portale ufficiale. Il report divulgato ogni giorno riporta i dati riferiti alla situazione nazionale.

Dai dati si evidenzia la curva dei contagi e dei morti e la condizione degli ospedali italiani, con riferimento al numero dei pazienti sintomatici ricoverati nelle terapie intensive.

Un ulteriore dato utile per il monitoraggio riguarda il numero di tamponi eseguiti nelle 24 ore.

Di seguito tutti i dati ufficiali:

  • Nuovi Contagi: 11.641 contro i 13.442
  • Morti: 270  contro i 385 di ieri
  • Pazienti ricoverati con sintomi: -10
  • Pazienti in terapia intensiva: 2.107
  • Guariti: 11.380  contro i 15.138
  • Tamponi: 206.789  invece dei 282.407

Come appare dai dati, la curva dei nuovi casi è in calo rispetto a ieri, cosi come quella riferita ai pazienti guariti è in diminuzione rispetto alla giornata di ieri. Il dato dei tamponi è in calo rispetto a ieri.

Un anno fa moriva il medico “eroe” di Wuhan

Moriva il 7 febbraio del 2020 dopo essere stato contagiato, il dottore cinese Li Wenliang di Wuhan aveva 34 anni. Allora l’oftalmologo di Wuhan fu tra i primi a lanciare l’allarme a fine 2019, ma anche ad essere accusato dalla polizia di seminare il panico, per una “misteriosa infezione simile alla Sars”.

L’uomo viene oggi ricordato nella sua città con l’invio di fiori e messaggi e in sua memoria, si è formato un piccolo presidio di persone davanti all’ospedale centrale di Wuhan.

Fra i tanti fiori deposti in suo ricordo, come riferisce Leggo, si può notare un mazzo di crisantemi lasciato da uno dei partecipanti, che ha voluto riportare un passo del Vangelo di Matteo:

“Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”.

Li Wenliang, così come le altre otto persone che diedero l’allarme, in seguito alle affermazione subirono pesanti ripercussioni da parte delle autorità locali.

Per non parlare di come, da parte del presidente Xi Jinping che nell’estate scorsa ha onorato pubblicamente quelli che ha definito gli “eroi della guerra popolare contro il virus” non sia stata fatta alcuna menzione al contributo di Li.

Gli esperti dell’OMS stanno attualmente visitando Wuhan per acquisire informazioni sull’origine del virus.

 

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