Coronavirus, bollettino del 29 gennaio: 13.574 casi e 477 morti

Aggiornamento sulla situazione della pandemia da Covid-19 nel nostro Paese. I dati riportati sono quelli diffusi dal Ministero della Salute.

Il bollettino di oggi 29 gennaio 2021, con gli aggiornamenti sulla situazione del Covid-19 in Italia.

Il bollettino del 29 gennaio

L’evoluzione della pandemia in Italia è monitorata regolarmente dal Ministero della Salute sul portale ufficiale. Il report divulgato ogni giorno riporta i dati riferiti alla situazione nazionale.

Dai dati si evidenzia la curva dei contagi e dei morti e la condizione degli ospedali italiani, con riferimento al numero dei pazienti sintomatici ricoverati nelle terapie intensive.

Un ulteriore dato utile per il monitoraggio riguarda il numero di tamponi eseguiti nelle 24 ore.

Di seguito tutti i dati ufficiali:

  • Nuovi Contagi:  13.574  contro i 14.372
  • Morti: 477 contro 492 di ieri
  • Pazienti ricoverati con sintomi: -6.793
  • Pazienti in terapia intensiva: 2.270
  • Guariti: 19.879  contro i 17.220
  • Tamponi: 268.750  invece dei 275.179

Come appare dai dati, la curva dei nuovi casi è in calo rispetto a ieri, cosi come quella riferita ai pazienti guariti è in aumento rispetto alla giornata di ieri. Il dato dei tamponi è in  diminuzione rispetto a ieri.

Pubblicati i dati del vaccino Novavax

La società biofarmaceutica americana Novavax ha pubblicato i dati del proprio vaccino anti COVID ‘NVX-CoV2373’.

Stando allo studio della Fase 3 del Regno Unito, si è dimostrata l’efficacia dell’89,3 percento e dell’85,6% per la variante inglese, tuttavia il vaccino offre un grado di protezione molto inferiore contro quella sudafricana.

La comunicazione è arrivata dalla stessa società che ha informato che inizierà da subito lo sviluppo un altro vaccino destinato alla variante sudafricana.

Sono circa 250 i vaccini candidati in sperimentazione contro il coronavirus SARS-CoV-2, diversi sono arrivati alla Fase 3 dei trial clinici.

Dunque si avvicinano all’approvazione per l’uso di emergenza da parte delle autorità che ne regolano l’approvazione come EMA ed FDA.

Lo studio effettuato in Gran Bretagna dell’NVX-CoV2373 sviluppato dalla casa biofarmaceutica americana Novavax, ha coinvolto 15mila volontari.

L’efficacia del vaccino Novavax, che richiede la somministrazione di due dosi, è stato testato su volontari con un’età compresa tra i 18 e gli 84 anni.

I test da eseguire sugli anziani sono essenziali, in quanto è questa fascia d’età che fornisce una risposta immunitaria di norma inferiore alle vaccinazioni, inoltre è la fascia di popolazione più esposta alle complicazioni del COVID-19.

Come riferisce Fanpage, il vaccino NVX-CoV2373 di Novavax, a differenza delle preparazioni di Pfizer e Moderna, è stato creato utilizzando la tecnologia delle nanoparticelle.

In sostanza il vaccino si basa sulla proteina S o Spike del patogeno che viene coltivata nelle cellule di falena e poi estratta per la somministrazione.

Le proteine del virus, una volta inoculate, stimolerebbero la risposta del sistema immunitario che ne determina la protezione.

Il vaccino NVX-CoV2373 può essere conservato in frigorifero a una temperatura compresa tra 2 e 8° C. Intanto La commissione europea ha portato a termine dei colloqui esplorativi con Novavax, tali da consentire un ampliamento delle tipologie di vaccini da assicurare agli Stati membri.

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