Amadeus non ce la fa, il conduttore sotto pressione: ‘Rischio covid o infarto’

Il conduttore si è sfogato dopo le ultime polemiche sul Festival: purtroppo il rischio della malattia c’è e Amadeus è stanco.

Le polemiche sono davvero tante e ogni giorno qualcosa di nuovo mette in discussione il Festival, Amadeus è davvero stanco di tutto queste polemiche.

Amadeus preoccupato: rischia l'infarto

Il tweet di Franceschini ha fatto sì che la tensione diventasse ancora più forte. Il conduttore sta facendo un giro di telefonate, whatsapp e incontri che lo stanno letteralmente mettendo in crisi.

Amadeus, stanco delle polemiche: ‘Mi verrà un infarto’

Chiunque subirebbe lo stress di tutte queste pressioni e Amadeus non è da meno. Qualche giorno fa ha persino fatto il nome del suo sostituito possibile se si ammalasse. In uno sfogo senza freni, il conduttore si è lasciato andare ad una frase che ha allarmato tutti i fan.

In questi giorni, le polemiche che girano attorno agli ospiti, in particolare, contro Ibrahimovic (per via dell’incontro-scontro con Lukaku) ma anche e soprattutto per via della pandemia che rischia di mettere in discussione la presenza del pubblico e quindi dell’effettiva realizzazione del Festival:

“Basta, chi me lo fa fare, mollo tutto, se non mi ammalo di Covid rischia di venirmi un infarto’

Non è stato mai facile fare il direttore artistico del Festival, ma sicuramente quest’anno la cosa si è complicata ancora di più. Da un lato i VIP sui social che fanno sentire le proprie lamentele per l’effettiva messa in onda di Sanremo e per la scelta degli ospiti e dei co-conduttori.

Dall’altra la voce dei politici, sempre più forte, che rischia di far crollare tutto da un momento all’altro.

Il conduttore si sente in gabbia

Non è facile stare dietro a tutti questi cambiamenti imposti per motivi etici o di sicurezza. Il conduttore non è infastidito dal No sulla presenza dei figuranti. I suoi non solo assolutamente capricci, le sue richieste sono esigenze artistiche che non si possono ignorare per un Festival che viene condotto in un teatro:

“Dobbiamo offrire al pubblico a casa e agli artisti che sono sul palco la possibilità di avere uno spettacolo vero. Chi dice che il pubblico non serve fa un altro mestiere.”

Poi ha aggiunto

Io non mi metto a sindacare sui protocolli sanitari e mi affido al giudizio di tecnici ed esperti. Su come si fa uno spettacolo invece penso di avere l’esperienza per sapere come si realizza uno show così importante».

Il conduttore non si capacita di queste difficoltà. Così il web si divide in due: da una parte le persone che sostengono il conduttore de I Soliti Ignoti, dall’altra che vuole che il Festival venga rimandato a tempi migliori.

Intanto non mancano post che giocano ironicamente su pensieri filosofici applicati alla realtà attuale che gira attorno al Festival.

Chi delle due parti prenderà il sopravvento? Sicuramente quella che predilige la volontà della maggior parte del pubblico.

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