Brindisi, uccisa a martellate: arrestati padre e figlio per l’omicidio di Sonia Nacci

La donna era arrivata all’ospedale con la milza completamente spappolata dalle percosse subite.

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Un intervento chirurgico d’urgenza non è bastato a salvarle la vita: Sonia Nacci è morta il 22 dicembre scorso, dopo un ricovero d’urgenza.

L’omicidio di Sonia Nacci

Ad allertare i soccorsi erano stati i vicini di casa. Quando Sonia Nacci, 43enne di Ceglie Messapica, era arrivata all’ospedale di Francavilla Fontana, il 22 dicembre scorso, si era reso necessario il trasferimento nel nosocomio tarantino.

Sonia Nacci venne sottoposta ad un delicato intervento chirurgico, nonostante il quale la donna morì.

Quando arrivò in ospedale, Sonia Nacci aveva la milza spappolata.

Le sue condizioni, che inizialmente non erano sembrate così gravi, precipitarono nel giro di qualche ora e per la 43enne non ci fu nulla da fare.

I medici dell’ospedale tarantino si resero immediatamente conto che Sonia Nacci era stata vittima di un violento pestaggio. Sotto le botte subite, la sua milza era diventata cenere.

Era stata proprio quella circostanza a rendere necessaria un’operazione chirurgica, che comunque non bastò a salvarle la vita.

Svolta nelle indagini: arrestati padre e figlio

Questa mattina, come riferisce anche Tgcom24, per la morte di Sonia Nacci, sono stati arrestati padre e figlio.

I due sono accusati di omicidio aggravato.

Da una prima ricostruzione dei fatti, sembra che Sonia Nacci, madre di un figlio di 15 anni, sia stata uccisa dai due per questioni di droga.

La donna fu colpita con pugni, calci e con un martello. Furono proprio le martellate inferte alla vittima a spappolarle la milza.

La 43enne di Ceglie Messapica non aveva mai denunciato episodi di violenza nei suoi confronti.

Il suo corpo però portava i segni del violento pestaggio subito, che questa mattina ha portato all’arresto di due persone.

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