Brescia, revenge porn su una ragazzina di 14 anni: arrestato un 21enne egiziano

Il giovane ricattava i genitori della ragazza, minacciando di diffondere immagini intime di lei, se non avessero pagato.

vittima revenge porn

Il ragazzo, in cambio della distruzione delle fotografie intime, avrebbe anche chiesto alla ragazza di compiere atti sessuali.

Revenge porn su una ragazza di 14 anni

Un caso di revenge porn ai danni di una ragazzina di appena 14 anni. È quanto scoperto a Brescia, dove gli agenti di polizia hanno tratto in arresto un 21enne egiziano, accusato di estorsione nei confronti dei genitori della ragazza.

Come riferisce anche Leggo, la ragazzina, che per un po’ di tempo aveva avuto una relazione con lui, gli aveva girato delle sue foto intime.

L’indagine è partita dalla denuncia dei genitori della 14enne,  costretti a sborsare 1.200 euro in contanti per impedire la divulgazione delle foto della figlia adolescente.

Il 21enne, in cambio del silenzio, avrebbe anche chiesto alla sua vittima di compiere atti sessuali.

Dopo aver pagato la somma richiesta, l’estorsione non si è fermata e ai genitori sono stati chiesti altri 5mila euro.

È a quel punto che la madre ed il padre dell’adolescente hanno chiesto aiuto alla polizia postale.

Concordate le modalità con cui chiedere l’appuntamento per effettuare lo scambio di denaro, il 21enne è stato arrestato in flagranza di reato.

Il caso di Tiziana Cantone: vittima simbolo del revenge porn

È la 31enne di Mugnano, vittima della diffusione di un video intimo sulle piattaforme social e sul web, quella che è ormai da tutti considerata la figura simbolo della lotta al revenge porn.

Proprio lo scorso lunedì sono emerse novità importanti sul caso di Tiziana Cantone, la giovane trovata morta nell’abitazione della madre il 13 settembre del 2016.

Sulla pashmina che Tiziana indossava quando è stata trovata senza vita sono state rinvenute tracce di 2 Dna maschili.

A questo punto l’apertura di un’indagine per omicidio colposo si fa sempre più plausibile.

Per approfondire la vicenda di Tiziana Cantone, clicca qui. 

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