Napoli, tra i vicoletti spunta il murale del rapinatore 17enne ucciso

Il disegno è stato realizzato nella notte nella zona dei Tribunali, dove Luigi Caiafa viveva insieme alla famiglia.

luigi caiafa murale napoli

Intanto Ciro De Tommaso, complice del 17enne morto nella tentata rapina, resta in carcere.

La tentata rapina e la morte di Luigi Caiafa

Era la notte del 4 ottobre scorso quando Luigi Caiafa, 17enne di Napoli, morì durante un tentativo di rapina. Il ragazzo, insieme ad un complice, tentò di rapinare due giovani a bordo di una Mercedes.

La rapina fallì perché proprio in quel momento, all’incrocio tra via Duomo e via Marina, passava una pattuglia della Polizia, che si accorse di quanto stava accadendo ed intervenne.

Gli agenti intimarono a Ciro De Tommaso, figlio di Genny a Carogna, e Luigi Caiafa di deporre la pistola, che solo in seguito si scoprì essere falsa.

Il 17enne avrebbe puntato l’arma contro i poliziotti, che esplosero un colpo mortale contro il 17enne. 

Lo scooter a bordo del quale i due giovani hanno tentato la rapina era rubato. Ciro De Tommaso, figlio di Gennaro De Tommaso, collaboratore di giustizia e conosciuto ai più come Genny a Carogna. Proprio De Tommaso senior è coinvolto nell’omicidio di Ciro Esposito, tifoso del Napoli ucciso nel 2014.

Il poliziotto che ha esploso il colpo di pistola che ha ucciso sul colpo Luigi Caiafa è stato iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto.

Intanto sul corpo del 17enne è atteso il risultato dell’esame autoptico. All’agente che ha sparato viene contestato l’eccesso colposo di legittima difesa.

Realizzato un murale di Luigi Caiafa

La notte scorsa, tra i vicoletti di Napoli, è spuntato un murale che ritrae l’immagine del rapinatore rimasto ucciso lo scorso 4 ottobre.

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli.

“Non possiamo piegarci all’arroganza dei criminali che cercano di imporci la loro morale, corrotta e distorta, con violenza e sprezzo della legalità”

ha tuonato il consigliere, proprio in riferimento al murale realizzato in un vicolo di Via dei Tribunali, poco distante dalla casa in cui il 17enne viveva con la sua famiglia.

Impostazioni privacy