Live Non è la D’Urso, porte chiuse a Marco Carta: a Mediaset con la febbre non si entra

Misurazione della febbre e ingressi contingentati anche a Mediaset. Il cantante Marco Carta si è visto chiudere le porte in faccia degli studi televisivi di Canale 5.

Marco Carta

A Live Non è la D’Urso con la febbre non si entra. Ai tempi del Coronavirus, chiudere le porte in faccia a personaggi televisivi che presentano sintomi influenzali è imprescindibile.

Live Non è la D’Urso, Marco Carta ha la febbre: Mediaset gli vieta l’ingresso

Trincerarsi dietro i cancelli automatici degli studi televisivi di Cologno Monzese, come fossero le saracinesche di un qualsiasi negozio. Sono disposizioni iobbligatorie ai tempi del Covid-19. Il cantante Marco Carta, infatti, è stato rispedito a casa per via di una temperatura corporea sospetta.

Il trentacinquenne sardo doveva essere tra gli opinionisti di spicco della terza puntata dello show di Barbara D’Urso. La sua ospitata a Live-Non è la D’Urso è sfumata rovinosamente.

Come spiegato dalla conduttrice, Marco Carta si è presentato all’ingresso degli studi televisivi di Cologno Monzese ma gli è stato negato l’accesso. L’artista presentava qualche linea di febbre e, in virtù delle misure restrittive anti-covid, non era nelle condizioni ideali per presenziare in trasmissione.

Sebbene si trattasse di qualche linea di febbre, dovuta presumibilmente ad un malanno stagionale, Mediaset gli ha interdetto l’accesso a livello precauzionale. Barbara D’Urso gli ha mandato i suoi saluti in diretta, augurandogli pronta guarigione.

I fan di Marco Carta si allarmano per le condizioni di salute dell’artista

Marco Carta, che sarebbe dovuto intervenire in qualità di opinionista, per pronunciarsi in merito al coming out di Gabriel Garko, non ha ancora tranquillizzato i suoi fan. Non ha smentito né confermato i suoi sintomi influenzali sospetti.

Com’era prevedibile, l’assenza del cantante ha allarmato molti fan. Milioni di seguaci hanno chiesto notizie sulle condizioni di salute del loro beniamino, ma sfortunatamente sui social tutto tace.

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