Caso Gregoretti: dovranno essere ascoltati Conte e Di Maio, udienza rinviata

In merito al caso Gregoretti, l’udienza a Salvini è slittata al 20 novembre. Un rinvio necessario perché dovranno essere ascoltati prima il premier Conte ed il ministro Di Maio.

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La decisione del rinvio dell’udienza del caso Gregoretti è stata presa dal gup. Tra gli altri membri del governo da ascoltare spiccano Lamorgese, Trenta e Toninelli.

Le accuse a Salvini

Il caso della nave Gregoretti vede coinvolto, in prima persona, il leader della Lega Matteo Salvini. Egli fu accusato di sequestro di persona perché impedì lo sbarco immediato di 131 migranti. Questi furono, in seguito, tratti in salvo.

Le persone rimasero a bordo per 4 giorni. Un’attesa che, secondo Salvini, servì per cercare di trovare un accordo sulla ricollocazione dei naufraghi a bordo della Gregoretti, ma anche per via di una segnalazione fatta dal governo tedesco.

Il rinvio al 20 novembre

Il caso della nave Gregoretti, sarà discusso il prossimo 20 novembre, al carcere di Bicocca di Catania. Si tratterà di una udienza preliminare a carico di Matteo Salvini, ex ministro dell’Interno.

Il 3 ottobre scorso, il processo si è aperto a Catania, grazie all’approvazione del Senato ma anche all’autorizzazione ad un successivo rinvio. Quest’ultimo causato dalle’emergenza sanitaria.

Nunzio Sarpietro, il gup, ha deciso il rinvio perché è necessario prima ascoltare altri esponenti del governo. Uno su tutti: il premier Conte. Insieme a lui anche Luigi Di Maio, che all’epoca era vice presidente del Consiglio; Luciana Lamorgese, ministra dell’Interno; Elisabetta Trenta, ex ministra della Difesa; Danilo Toninelli, ex ministro delle Infrastrutture.

Ascoltare questi altri componenti del Governo è necessario a seguito della richiesta della difesa e delle parti civili. Queste ultime, avevano chiesto una attività istruttoria ulteriore.

Conte sarà ascoltato proprio il prossimo 20 novembre. Insieme a lui Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta. Di Maio e Lamorgese dovranno essere ascoltati, sempre nell’aula bunker di Catania, soltanto il 4 dicembre prossimo.

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